PADOVA. Le nude cifre fanno più paura di quelle “reali”. Insomma, un conto è leggere che l’incidenza comunale di positivi è di 702, un altro ancora è apprendere che i contagiati sono 34. Questione di percezione, che tuttavia ha comunque un peso: è un campanello d’allarme che ricorda come il virus sia ancora ben presente nelle nostre comunità. L’ultimo aggiornamento sui contagi Comune per Comune segnala almeno dieci municipalità con incidenza da “zona rossa”.
Su tutti c’è Arzergrande: 702,04 come indice all’11 aprile, che tradotto vuol dire 34 positivi su 4.843 residenti. «Stiamo attraversando uno dei momenti più delicati della nostra comunità. Sono stanco e stravolto dal pensiero che ogni mattina il bollettino sia peggiore del giorno precedente», commenta il sindaco Filippo Lazzarin.
Secondo l’ultimo aggiornamento di sabato 17 aprile i cittadini positivi sono 50, dunque ancora di più. L’età media è di 49 anni, 26 sono donne, 22 risiedono a Vallonga.
«Incrociando tutti i dati abbiamo identificato il cluster che ha causato l’impennata repentina di contagi, riconducibile a una famiglia della frazione. È stato escluso invece ogni riferimento alla parrocchia e alla scoperta della positività di don Vittorio durante la Settimana Santa e le celebrazioni dei sacramenti di sette giorni fa. Adesso sto cercando di rassicurare i commercianti, fortemente preoccupati in vista delle sospirate riaperture. Le prossime 48 ore saranno fondamentali per capire la tendenza dei contagi».
Appena dietro c’è Bagnoli di Sopra, 24 km da Arzergrande: 17 positivi all’11 aprile con incidenza superiore a 400. Sabato 17 aprile il numero era salito a 37. «Mi sono messo in contatto con Lazzarin per confrontare le situazioni» spiega il sindaco Roberto Milan «Ho chiesto anche all’Usl se devo prendere provvedimenti, ma l’autorità sanitaria mi ha confermato che per il momento non è richiesta alcuna azione».
Nel Piovese preoccupano i dati anche di Codevigo e Pontelongo, comunità confinati proprio con Arzergrande. «Credo» dice Francesco Vessio, sindaco di Codevigo «che questi dati possano essere fuorvianti su scala ridotta, visti i nostri territori di poche migliaia di abitanti. Comunque rimangono un campanello d’allarme. Da noi la situazione nelle ultime ore sta evolvendo in modo particolare. Sono diminuiti i positivi ma aumentate di molto le persone in isolamento che adesso sono ben 112. Quasi l’80% dei positivi ha un’età compresa tra i 35 e i 50 anni. Nonostante i ripetuti richiami e gli inviti al rispetto delle regole, continuo purtroppo a vedere gente che si comporta come se nulla fosse e addirittura arriva a insultare chi cerca di fare il proprio dovere».
A Pontelongo, secondo il report di sabato 17, i cittadini, tra positivi e in isolamento, sono saliti a 38, una decina in più rispetto alla settimana prima. «Va evidenziato con preoccupazione» osserva il sindaco Roberto Franco «il fatto che sono 6 i nuclei familiari colpiti dal contagio e ben 19 i loro componenti coinvolti. Se sottraiamo gli 11 bambini e ragazzi in “contatto scolastico” e che non appartengono ai nuclei familiari citati, il 79% dei casi sono riconducibili ai rapporti familiari. Alcune di queste famiglie sono anche vicine tra loro». —