QUISTELLO. La Ruberti srl, settore strategico in quanto costruisce allestimenti per autoambulanze, è stata aggiudicata alla Rps di Modena, la società neocostituita che l’anno scorso aveva preso in affitto il ramo d’azienda. La vicenda della crisi aziendale sembra dunque avviarsi verso la conclusione. Entro la prossima settimana il commissario giudiziale, il dottore commercialista Luca Gasparini, depositerà la propria relazione e il 9 giugno saranno convocati in assemblea i creditori. Se tutto andrà per il verso giusto, si chiuderà un capitolo apertosi nel gennaio 2020 quando la azienda mantovana, nata nel 1985 e che fa capo alla famiglia Ruberti, aveva chiesto il concordato in continuità al culmine di una crisi legata a commesse all’estero e sfociata in debiti accumulati nei confronti di banche e fornitori.
Una mano era arrivata dal vicino Modenese. La Rps, che fa capo a Stefano Righi, ha preso in affitto il ramo aziendale (compresi marchio e logo) e i 31 dipendenti, mentre altri 12 sono finiti in cassa integrazione per un anno. Dopo un anno, il tribunale ha aperto il concordato e un mese fa si è tenuta l’asta del ramo d’azienda, andato per 720mila euro all’unico offerente, la Rps appunto. L’attivo, assieme ai crediti commerciali, alle locazioni, alla vendita di immobili industriali e civili e terreni, ad un apporto di liquidità esterna pari a 250mila euro andranno a saldare i creditori. Nella proposta concorsuale si prevedeva un pagamento dei chirografari (Erario, banche e fornitori) pari al 10%. «La continuità è un valore importante - dice Gasparini - Seppure in capo a un soggetto terzo, si tratta di una valida azienda».