DOLO. «Ho visto i piccoli anatroccoli morti sulla riva e altri spauriti dalla pioggia e dal vento accompagnati al cancello della mia abitazione dalle mamme anatre. Ho subito capito che questi poveri animali andavano salvati da una brutta fine e li ho portati in casa dove li ho rifocillati: sono una ventina e ora si stanno riprendendo».
Giorgio Gastaldo ha 70 anni e abita al civico 16 di via Trieste a Dolo, a poche decine di metri dall'ex macello. Una strada che dà direttamente sul Naviglio. Il pensionato da tempo cura gli animali che nidificano e hanno trovato un punto stabile a ridosso del canale.
«A questo gruppo di anatre» spiega Gastaldo «da anni porto cibo e controllo che stiano bene. Domenica scorsa però il tempo era brutto e al mattino ho sentito un gran rumore in strada. Tutti gli anatroccoli, spinti sulla riva del canale dalle mamme anatre, starnazzavano e volevano entrare nel mio giardino. A quel punto ho capito che qualcosa non andava per il verso giusto. Sono uscito e ho visto che alcuni anatroccoli erano morti, forse dal freddo».
A quel punto «ho deciso che questi poveri animali dovevano essere salvati: li ho fatti entrare e ho preparato del pagliericcio, ho preso una lampada per scaldarli e sono andato a prendere del mangime per rifocillarli. Ho fatto entrare anche le mamme anatre che non potevano essere separate dalla nidiata di 20 anatroccoli. Ora stanno bene si stanno riprendendo e nei prossimi giorni saranno pronti per tornare a sguazzare felici sul Naviglio». Sulle rive sono rimaste altre famiglie di anatre. «Sanno che da me c'è sempre per loro un rifugio se si trovano in pericolo».
La notizia ieri ha fatto il giro del paese e in tanti si sono complimentati con il pensionato per il gesto compiuto. —