TRIBANO. Dopo un mese di ricovero sconfigge il Covid e brinda ai suoi 100 anni. Oggi Riccardo Giacometti taglia il traguardo del secolo di vita e festeggia con i suoi cari che per settimane hanno sperato con il cuore in gola di poterlo riabbracciare.
L’anziano, da tutti conosciuto come Ettore e per i familiari con l’appellativo affettuoso di “nonno Mieto”, era risultato positivo al Covid la vigilia di Natale e, dopo un periodo trascorso a casa, i medici avevano disposto il ricovero a Schiavonia.
Alle soglie dei cento anni ha risposto bene alle cure con l’ossigeno e, dopo quasi un mese passato nel reparto Covid, quando le sue condizioni di salute lo hanno permesso, è stato trasferito a Montagnana, per l’ultimo periodo di ricovero, prima di essere rimandato a casa, guarito.
«Era il primo febbraio» ricorda emozionata la nipote «e appena tornato a casa il nonno ci ha chiesto di fare merenda con il tè e i biscotti e, la sera, di cenare leggero, con un bicchiere di vino».
Nato il 16 aprile 1921, negli anni della Spagnola, Ettore “Mieto” ha vissuto in prima linea anche il conflitto mondiale: poco più che ventenne venne mandato a combattere in Slovenia. Purtroppo in quegli anni affrontò un grave lutto, la morte del fratello, anch’egli soldato, caduto in Africa. Tornato a casa si è sposato con Marcellina, con la quale ha cresciuto tre figli e lavorato sodo per decenni.
Ha sempre fatto l’agricoltore finché ha passato il timone dell’azienda agricola al nipote Mattia, che ha ereditato il suo amore per la terra. Le sue passioni sono state le lunghe passeggiate in campagna e la caccia. Qualche anno fa ha dovuto affrontare il dispiacere di perdere, in un breve arco di tempo, la moglie e i due figli Vittorio e Adriana, che ricorda sempre con emozione.
Ora raggiunge i 100 anni circondato dall’affetto del figlio Germano oltre a ben otto nipoti e sei pronipoti, dai quali è molto amato. «Alla sera mangio leggero e vado a letto presto, alla mattina mi alzo all’alba e a pranzo bevo un bicchiere di vino», ama rispondere “Mieto” a chi gli fa i complimenti per il traguardo raggiunto e gli chiede il segreto della sua longevità. —
Riproduzione riservata