UDINE. Il coraggio delle scelte fa parte della gestione di Luca Gotti, e per averne riprova basta ripensare all'acerbo Braaf proposto a Bergamo il sabato di Pasqua, alla ricerca di un effetto sorpresa a suo modo confezionato anche con la riproposizione di Pereyra dietro a Llorente col Torino, quando in settimana aveva sempre provato due attaccanti. Su questi presupposti è lecito attendersi il “non c’è due senza tre”, un’altra scelta all’insegna del coraggio che a Crotone potrebbe materializzarsi con la titolarità di Ilija Nestorovski in attacco, il reparto dove si sono particolarmente concentrate le esercitazioni tecnico-tattiche di ieri, con prove anche sulla finalizzazione.
Dopo il ritorno di Nuytinck in gruppo, con l’olandese candidato a riprendersi non solo il posto dopo il forfait col Toro (affaticamento) ma pure quello in plancia di comando al centro della difesa, e la probabile scelta di Arslan come centrale nel cuore della mediana, Gotti sta infatti meditando di rilanciare il 31enne macedone dal primo minuto, una scelta che in passato ha già pagato, considerato che nelle tre volte in cui Nestorovski è partito titolare l’Udinese ha ottenuto sette punti, a cominciare proprio dallo 0-0 dell’andata al Friuli col Crotone, quando Ilija affiancò Pussetto, proseguendo poi con l’1-0 alla Fiorentina ( in cui segnò il gol vittoria) e l’1-1 di San Siro col Milan. Stavolta Pussetto mancherà – a proposito, ieri l’argentino è tornato per la prima volta ad allenarsi sui campi dopo l’infortunio al legamento crociato del ginocchio destro dello scorso 3 gennaio in casa Juve –, ma l’idea di Gotti sembra proprio quella di voler ricercare quel genere di caratteristiche dalla coppia d’attacco, che per inciso non sfondò all’andata. Per questo motivo non è da escludersi un’altra sorpresa, che potrebbe portare alla scelta di Forestieri, di Braaf, o addirittura di Pereyra alle spalle del macedone. Qui però siamo più nel campo delle ipotesi, anche se la tentazione di velocizzare la manovra offensiva è ben presente nel tecnico di Contarina, che dunque potrebbe far accomodare in panchina le due punte di stazza Llorente e Okaka, apparsi involuti col Toro.
Poi c’è un’altra possibilità e qui il coraggio Gotti potrebbe dimostrarlo con il modulo, un 3-4-2-1 con due sottopunte (Pereyra e Nestorovsky?) alle spalle di Llorente o Okaka. In questo caso, via libera a Molina e Larsen sulle fasce con De Paul e Arslan in mediana. Anche su questa idea ha lavorato Gotti, in una settimana in cui è arrivata la conferma che Deulofeu mancherà da qui alla fine. Lo spagnolo, operato al menisco mercoledì a Barcellona, farà rientro oggi in Italia.