MONFALCONE. Poco più di 11 milioni per le infrastrutture del porto di Monfalcone. Questa la somma dei vari finanziamenti per le opere necessarie per adeguare lo scalo e renderlo più efficiente per i traffici, le operazioni di sbarco e imbarco e le movimentazioni logistiche.
Non ci sono da ultimare soltanto i piazzali o gli impianti di illuminazione, bisogna completare la rete di scarico delle acque reflue e intervenire sul fascio di binari della rete ferroviaria interna ed esterna al porto, fino all’elettrificazione della banchina. Una parte dei fondi arriverà da finanziamenti europei e dal bilancio dell’Autorità di sistema portuale del mar Adriatico orientale, quattro milioni invece da un nuovo fondo stanziato dalla Regione. A gestire i lavori in porto che dovranno essere conclusi entro i prossimi 3 anni il Consorzio economico della Venezia Giulia, braccio operativo della Regione.
A decidere sulle priorità in ogni caso dovrebbe essere un tavolo, che verrà convocato entro la fine di aprile, tra Autorità di sistema, Regione, Comune e Consorzio. Il prossimo appuntamento intanto è come annunciato la vendita di una parte dei binari del raccordo che si trova all’interno dello scalo. La prossima settimana è stata fissata ufficialmente la partenza dell’iter di vendita dal Consorzio all’Autorità di sistema. Già fissato il prezzo della cessione, circa 4 milioni di euro. Una scelta precisa dell’ Authority per avere una gestione complessiva delle aree portuali.
Tornando invece al tavolo che deciderò le priorità, si tratta di un appuntamento tecnico, si sa già in anticipo che dovrà essere affrontata la partita della rete fognaria del porto per evitare condotte a mare utilizzano anche impianti di depurazione delle sostanze oleose trasportate dalle acque reflue. Un’opera alquanto costosa e la stima della spesa si aggira almeno attorno ai 2 milioni di euro. L’altro punto riguarda tutti gli adeguamenti del fascio di binari, soprattutto al varco 2 del porto. Ci saranno implementazioni tecnologiche, ripristini. E bisogna intervenire anche sulla pesa ferroviaria. Lavori che verranno condotti in parallelo con le opere di ripristino e riparazione del manto stradale del retro banchina e della sistemazione e implementazione dell’illuminazione in porto. Sarà il tavolo tecnico a decidere quali lavori partiranno prima a seconda dell’utilità e dell’urgenza sentendo anche gli operatori portuali. Per questi lavori si utilizzeranno parte dei 4 milioni della Regione più un altro milione e mezzo dal bilancio dell’Authority.
Un’opera rilevante sarà quella dell’elettrificazione della banchina a servizio delle imprese che potranno alimentare così le gru e dall’altro lato le navi che potranno così spegnere i motori una volta attraccate. Per questo intervento ci sono circa 6 milioni che arrivano da un fondo Ue, per partire con i lavori serve almeno un milione. —
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