Due assemblee, oggi con i senatori e domenica mattina con i deputati, un questionario per definire insieme le linee guida del Neo Movimento. Giuseppe Conte ha avviato la seconda fase del suo progetto di rifondazione del M5s: dopo aver presentato il piano poco più di una settimana fa in diretta streaming, ha iniziato gli incontri con i parlamentari per riuscire a portare avanti un percorso che sia il più condiviso possibile. “Questi confronti servono anche perché io stesso ho colto fin da subito i rischi di un’operazione verticistica“, ha detto l’ex premier secondo le ricostruzioni. “L’investitura di Beppe Grillo, le vostre numerose richieste di impegnarmi mi hanno fatto molto piacere”, ha osservato l’ex premier. “Ma questo progetto non può nascere in una condizione di questo tipo, da un mio autoisolamento con investitura solo dall’alto. Deve nascere dal più ampio e franco confronto. La mia investitura dovrà ovviamente passare da un voto sulla piattaforma. Il principio di democrazia interna è fondamentale e lo dobbiamo salvaguardare in tutti i modi”.
I primi convocati sono stati appunto gli eletti di Palazzo Madama: nel corso di una assemblea pomeridiana di circa tre ore, che i presenti hanno definito “pacata e cordiale”, il leader ha parlato dei temi che vuole mettere al centro del Movimento 2.0 (lavoro, giustizia sociale, inclusione, nuova visione di modello economico, formazione degli eletti), ma anche di struttura e organizzazione. “Bisogna essere inclusivi e organizzati, non lasciando soli sul territorio i sindaci e i consiglieri: gli attivisti vanno formati e la scuola politica sarà necessaria”, ha detto ancora. Per questo si è soffermato sulla necessità di avere “referenti territoriali”. Domani ci sarà un ulteriore passaggio con i colleghi della Camera, ha aggiunto, e “poi troveremo il modo di un confronto con amministratori locali e iscritti“. L’ex premier, stando a quanto riferiscono fonti presenti all’incontro, ha poi spiegato di aver già ricevuto molti suggerimenti e varie indicazioni dalla base che ora i parlamentari potranno integrare facendogli pervenire ulteriori note scritte.
Durante l’incontro ha preso la parola anche il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, che ha sottolineato come uno dei punti importanti sia definire un “perimetro politico” di azione. E “l’importanza di avere dei cardini in questo progetto”, tre in particolare: “Giustizia sociale, uguaglianza e persone”. Secondo il senatore Primo Di Nicola, le scelte da fare “non saranno neutre né indolori” e persino la transizione ecologica richiederà “una collocazione precisa per gli interessi che si sceglierà di tutelare”: l’epoca del M5S “post-ideologico e trasversale” è tramontata, ha detto. Proprio Di Nicola ha sollevato anche il tema della democrazia interna, chiedendo “organi e leader eleggibili”: “C’è bisogno di una investitura interna degli iscritti” per quanto riguarda il leader. A questa richiesta ha risposto in parte l’ex premier ribadendo che la sua investitura dovrà per forza passare da un voto online sulla piattaforma. Quale? Di questo argomento, uno dei più delicati, assicurano i presenti che non si è parlato. Giovedì l’associazione Rousseau ha lanciato il suo ultimatum chiedendo che siano sanati prima i debiti, ma la richiesta rimane irricevibile per i vertici e ormai la strada della rottura con Davide Casaleggio sembra inevitabile. Nei gruppi c’è agitazione per la tensione con Casaleggio, ma anche per la conferma del limite dei due mandati e trapelano richieste di chiarimento dopo l’annuncio di un nuovo sistema di quote da versare al Movimento, da 2500 euro al mese. Ma su tutti questi temi, per il momento, Giuseppe Conte ha glissato spostando l’attenzione sulle basi per rifondare il Movimento.
Il questionario sottoposto ai parlamentari – Al centro della discussione con i parlamentari c’è un documento\questionario preparato da Conte e strutturato secondo cinque linee guida. La prima parla dell’identità politica del neo Movimento: “Anche all’esito degli Stati Generali”, è l’esordio, “è emersa la necessità di adottare una “Carta dei princìpi e dei valori” al fine di assumere una chiara identità politica e di indicare le più essenziali caratteristiche e finalità della proposta politica. Quali princìpi e valori, in questa prospettiva, sarebbero da assumere come assolutamente fondamentali?”. Quindi il documento continua: “Le originarie cinque stelle di cui alla Carta di Firenze del 2009 risentono delle prime esperienze comunali. Alla luce dell’esperienza politica sin qui maturata e della necessità di allargare l’orizzonte ideale e proiettare le iniziative in una più ampia prospettiva anche temporale, quali valori e obiettivi dovrebbero indicare le “nuove” cinque stelle?“. A proposito della classe dirigente, il documento recita: “E’ particolarmente avvertita l’esigenza di offrire strumenti di formazione che favoriscano la crescita culturale e politica di tutti i vari soggetti impegnati con il Neo-Movimento. Condividi l’idea di creare un Centro di formazione, ben strutturato, che favorisca l’elaborazione di idee e progetti e l’approfondimento delle varie tematiche riguardanti la vita politica, sociale, economica e culturale? Di quali più specifiche funzioni dovrebbe essere investito il Centro e quali esigenze, in particolare, dovrebbe soddisfare?”.
Il documento\questionario, proprio come anticipato da Conte, poi pone l’accento sulle iniziative di “cittadinanza attiva” e su come coinvolgere la società civile. “E’ assolutamente necessario aprire il Neo-Movimento alle iniziative di cittadinanza attiva e alle pratiche di attivismo civico. Le iniziative dei Forum e delle “Piazze delle Idee” rispondono all’esigenza di costituire delle finestre di dialogo con la società civile. Come immagini che potrebbero essere sviluppate e concretizzate queste iniziative?”, è una delle domande poste ai parlamentari. Infine, l’ultima domanda parla appunto del lavoro sui territori: “Al fine di rendere più incisiva l’azione politica sui territori occorre operare un più stringente raccordo tra l’organizzazione centrale e le articolazioni territoriali, anche attraverso la valorizzazione di figure di riferimento sul territorio. Quali suggerimenti proponi per perseguire questa organizzazione territoriale e per operare questo necessario raccordo?”.
Crimi: “I tanti interventi di oggi sono stati accomunati da un approccio costruttivo” – Al termine dell’assemblea, il capo politico reggente Vito Crimi ha comunicato su Facebook cosa è avvenuto nel corso delle tre ore di confronto con Conte. “Oggi Giuseppe Conte ha proseguito il percorso di confronto con i portavoce del Movimento 5 Stelle”, è stato l’esordio. “Un percorso di conoscenza reciproca basato sull’ascolto e sulla condivisione delle priorità, delle richieste e delle istanze provenienti da chi porta avanti da tempo i temi e gli obiettivi del Movimento, i suoi valori e le sue battaglie. La consapevolezza di ciò che siamo, della nostra storia e delle nostre origini, deve essere il punto di partenza dal quale lavorare insieme per il rilancio e il profondo rinnovamento del Movimento”. Quindi Crimi ha parlato della discussione sui temi: “Nell’incontro odierno con i senatori M5s, Conte ha posto al centro tre elementi cardine: Carta dei valori e principi, temi e obiettivi. Si tratta degli stessi punti sui quali si è basato il percorso degli Stati Generali e che ora finalmente potranno essere portati a compimento attraverso la condivisione e la conseguente adozione di decisioni. Questo momento di confronto ci ha permesso di affrontare i molti temi presentati dai senatori, sui quali il Movimento si sta già battendo, e gli aspetti che necessitano un cambio di marcia o una maggiore attenzione rispetto a quella riservata fino ad ora”, prosegue. “Fra questi, la Transizione Ecologica, il lavoro, l’ambiente, la legalità e la lotta alle mafie, la sanità, la giustizia sociale, l’istruzione e la cultura, i diritti della persona, l’innovazione, e poi formazione, organizzazione, coinvolgimento dei territori”.
Secondo quanto riferito da Crimi, “i tanti interventi di oggi sono stati accomunati da un approccio fortemente costruttivo e propositivo. C’è la volontà da parte di tutti di affrontare con entusiasmo un nuovo percorso per poter fare ancora di più, e meglio, per gli italiani”. Perché, ha chiuso, “in gioco c’è il futuro di tutti noi, c’è il mondo che vogliamo lasciare ai nostri figli e alle prossime generazioni. Per questo dobbiamo ripartire con la massima determinazione, adesso”.
L'articolo Conte ai senatori M5s: “Questo progetto non può nascere con un’investitura dall’alto, si passerà da un voto sulla piattaforma” proviene da Il Fatto Quotidiano.