TRIESTE La «maggior parte» delle scuole secondarie di secondo grado del Friuli Venezia Giulia (48,28%) non rileva differenze negli esiti dell'apprendimento degli studenti dopo il ricorso alla didattica a distanza a causa dell'emergenza Covid.
Ma «una percentuale piuttosto significativa evidenzia un peggioramento» (17,24%). Dato «tuttavia controbilanciato» da un 22,41% di istituti secondo i quali l'apprendimento è invece migliorato.
È quanto emerge da un monitoraggio sulla Didattica digitale integrata (Ddi) a cui ha partecipato il 99% degli istituti scolastici della regione e diffuso dall'Ufficio scolastico del Fvg durante un'audizione del direttore generale Daniela Beltrame in VI Commissione consiliare.
Gli istituti hanno confrontato la media della valutazione degli apprendimenti del primo periodo dell'anno scolastico 2019-2020 (prima del lockdown) con la media delle valutazioni degli apprendimenti del primo periodo dell'anno scolastico 2020-2021. Per il 39,05% delle scuole primarie non c'è stata differenza, per il 10,48% invece è peggiorato e per l'1,90% è migliorato. Alle scuole medie il 60,95% non rileva differenze, il 10,48% ha notato un peggioramento, il 4,76% un miglioramento. Delle 165 scuole che hanno risposto al questionario, riferito al periodo 1-15 febbraio, 148 hanno dichiarato che la Ddi viene utilizzata per tutti gli insegnamenti (90,24%) mentre 17 solo da una parte (10,36%).
Nel periodo considerato, hanno usufruito dell'attività educativa completamente a distanza 417 bambini dell'infanzia (2,98% del totale) , 1.865 bambini delle scuole primarie statali (4,18%), 2.496 alunni delle scuole statali secondarie di primo grado (8,29%). Per quanto riguarda le superiori, 5.191 studenti hanno usufruito dell'attività educativa completamente a distanza (10,66%), 21.576 dell'attività educativa a distanza in modalità sincrona, in 8.496 in modalità asincrona e 30.931 in modalità mista. Le attività si sono svolte in presenza per un totale di 19.532 studenti (39%).