Guanti lunghi da sera. In pieno giorno 

L’accessorio ad alto tasso di pathos del 2021 è arrivato nella foggia di un guanto da sera e spopola su Instagram. Oggi, nello specifico, parleremo dei guanti da opera – un guanto-seconda pelle che carpisce il bicipite urlando al mondo un glamour retrò – e inizierò segnalandovi la modella di New York Imani Randolph che ha appena reso il look ancora più irresistibile. L’outfit in questione? Un miniabito a costine con spalline spaghetto Heaven By Marc Jacobs e dei lunghi guanti coordinati, che potreste aver notato anche sulle braccia di Bella Hadid in marzo.

L’anno appena trascorso (ovviamente) è stato un grande momento per i guanti di latex, ma possiamo dire con sicurezza che le versioni effetto seta che stiamo avvistando dappertutto su TikTok non hanno scopi protettivi. Mi azzarderò a dire che sono un filino poco pratici, al punto da risultare piuttosto ironico che impazzino sui social quando non puoi usare un iPhone (o qualsiasi altro device con touch-screen) mentre ne porti un paio. Ma non è certamente questo il punto.

La rappresaglia dei guanti da sera è una forma di ribellione. In un’epoca in cui il glamour appariscente è stato messo da parte, mentre tutti ci sforziamo di spegnere l’incendio che sta divorando il pianeta Terra, il nuovo appeal dei guanti da opera è prima di tutto una questione di speranza.

Un total look Peter Do
Yiru Wang. Courtesy Peter Do

Il dispiego dei vaccini a livello globale offre la possibilità di immaginare occasioni per ridare un senso alla vita nel mondo reale, inspirando il mood di festa anticipata che pervade Instagram. Aiuta anche il fatto che i guanti da opera – come le creazioni di optical-art del designer francese di base a Londra Lauren Perrin – garantiscono un tocco glamour a qualsiasi altra cosa stiate indossando. Q-U-A-L-S-I-A-S-I. Anche quando non potete andare proprio da nessuna parte.

In nome del giornalismo investigativo, ho testato su strada un paio di guanti Perrin con collant abbinati (e la partecipazione straordinaria di una canotta Eytys bella vissuta) nel posto che preferisco del mio quartiere, dopo il supermercato: il benzinaio. Durante i cinque minuti che ci ho messo a fare il pieno, quel piazzale è diventato un ballo delle debuttanti e io una debuttante rivestita di lycra con una deadline (questo articolo) e un parziale camel toe.

Egg Dress di Connor Ives (finalista LVMH Prize)
Courtesy of Connor Ives

“Per me guanti lunghi da sera significa Jackie Onassis”, sussurra quella sera stessa via Facetime il candidato per l’LVMH Prize 2021, Conner Ives. “Se le donne ricominciassero a usare guanti da opera bianchi, potrei svenire.” Ives ha ragione sul fatto che infilarsi un guanto da opera è un gesto intenzionalmente alieno all’epoca che stiamo vivendo. Per la sua collezione autunno inverno 2021, ha presentato l’ammiratissimo ‘egg dress’ con guanti da sera di seta bianca (presi in prestito da un’amica della nonna) proprio perché sono un’occasione di rimettere in prospettiva certi atteggiamenti superati del passato.

Abito Prabal Gurung
Leeor Wild. Courtesy of Prabal Gurung

Il fatto che quello che fu un tratto caratteristico della vecchia Hollywood e un dettaglio esclusivo dello stile debuttante sia tornato sulle braccia della nuova generazione, che sta smantellando norme sociali precedentemente radicate, non è una coincidenza. Li metteremo con i pantaloni di velluto scampanati (un richiamo alla AI21 di Balenciaga), un abito per giorni spensierati (vedere la AI21 di Ellery) o un miniabito fucsia con cui andare in skate (digitare Prabal Gurung) – perché, adesso, siamo noi a definire il ‘dress code’ e gli atteggiamenti.