È una donna molto provata Katia Ricciarelli, che oggi è stata ospite in collegamento da Mara Venier a "Domenica in". La grande cantante lirica si è sfogata arrivando alle lacrime, raccontando come sta vivendo questo duro periodo di Covid, che sta passando in casa con la sola compagnia del suo cane. "Io appartengo alla fascia di età compresa tra i 70 e i 79 anni, ma ancora non sono stata vaccinata - dice sconsolata -Vorrei solo sapere quando, perché ho paura di uscire di casa e socializzare. Ma quanto devo aspettare ancora? Conosco persone del mondo dello spettacolo, alcune addirittura di 90 anni, che non sono ancora state vaccinate e sono disperate".
Un disagio dovuto alla paura di poter contrarre il virus, che non la fa vivere più in maniera serena. "Mi sento persa, ho paura di uscire. Quando mi trovo a lavorare ho il terrore, non ho più il coraggio che avevo prima e questo non mi piace per niente. Sono diventata molto vulnerabile". Un sentimento condiviso da migliaia di persone sui social che sono arrivate all'esasperazione per queste chiusure così prolungate. "Mi sono chiusa in una specie di lockdown anche per i sentimenti - dice con la voce rotta dall'emozione - Tutti con la pandemia stiamo diventando più cattivi, abbiamo paura, vediamo il nemico dappertutto".
Fa quasi strano vedere una donna da sempre energica e battagliera così prostrata. Proprio come i milioni di persone che ormai da oltre un anno vivono rinchiusi con il terrore di uscire di casa ed essere infettati. "Per questo l'ho ospitata - racconta Mara Venier - perché raccontasse il suo disagio. L'ho sentita amareggiata, con un tono di voce che non mi è piaciuto perché conosco il suo spirito e so che non molla. È avvilita e voglio che lo spieghi al pubblico". E Katia in collegamento dalla sua casa a Verona le risponde: "Ho fatto 50 anni di carriera - racconta- ora mi sembra di essere abbandonata da tutti, meno male che sono a casa con il mio cagnolino, ho una creatura con cui parlare, che mi capisce meglio degli esseri umani. Prima o poi mi toccherà andare al manicomio".