Il progetto è stato realizzato dalla quinta elementare sotto la guida delle maestre Michela Pipolo e Paola Del Fabbro
VAJONT. «Vorrei una legge che garantisca a tutte le persone di poter viaggiare e fare nuove scoperte»: è con questa proposta, declinata in dieci articoli corredati da disegni e inseriti in una valigia costruita con materiali di riciclo, che la classe quinta della scuola elementare di Vajont – che fa parte del comprensivo di Montereale Valcellina guidato da Carla Fabbro – ha superato prima la fase regionale e poi quella nazionale del concorso organizzato dal Senato in collaborazione col ministero dell’Istruzione “Vorrei una legge che...”.
Un progetto coordinato dalle maestre Michela Pipolo e Paola Del Fabbro, nell’ambito di un percorso legato all’educazione civica, e che ha visto protagonisti venti alunni. I bimbi ce l’hanno messa tutta e il loro impegno è stato ripagato. Non appena hanno saputo del risultato, si sono detti molto emozionati, come hanno raccontato le docenti.
«Nei lunghi mesi di lockdown che ci ha costretti a stare chiusi in casa, ci siamo accorti dell’importanza di viaggiare liberamente: abbiamo capito che viaggiando facciamo esperienze che ci insegnano molto, conosciamo persone e culture diverse che ci arricchiscono e ci divertiamo – spiegano maestre e bimbi –. Nella parola viaggio facciamo rientrare qualsiasi spostamento: una gita, andare a trovare parenti che vivono lontano, una vacanza al mare o in montagna, una passeggiata. Da questa riflessione è nata la nostra proposta di legge». Il testo è stato scritto dopo discussioni e riflessioni di gruppo.
«La fase iniziale del progetto ha visto gli alunni impegnati in attività di ricerca e studio su cos’è una legge, sull’ordinamento dello stato e sul percorso che una proposta di legge deve fare prima di entrare in vigore – fanno sapere le maestre –. Significativo è stato lo studio dell’iter che deve seguire una legge per essere pubblicata in Gazzetta Ufficiale.
Le conoscenze acquisite sono state messe in campo dai bambini nelle varie fasi del progetto, emulando i lavori della commissione, la presentazione del disegno di legge a Camera e Senato, la firma del presidente del Consiglio e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. I bimbi hanno realizzato una poesia, un cartellone e una valigia contenente le tavole artistiche dei dieci articoli di legge elaborati. Tutti i materiali prodotti sono stati caricati in un Padlet (una sorta di “muro virtuale”) aperto ai commenti dei visitatori».
Dieci articoli carichi di significato e accompagnati da colorate illustrazioni. «Si deve viaggiare per poter diventare cittadini, d’Italia e del mondo, consapevoli e responsabili», recita il primo articolo. «Si deve garantire la possibilità di viaggiare a tutte le persone, anche a chi non ha le possibilità economiche per farlo – si legge nel terzo –. Tutti hanno il diritto di fare nuove scoperte, imparare dall’esperienza e ampliare le proprie conoscenze».
Quindi i versi che spaziano su tematiche e desideri che vanno anche oltre il viaggio. «Vorrei una legge che premi la gentilezza – scrivono i bimbi della quinta –, il mondo ha bisogno di una carezza come una corsa, però in lentezza». E ancora: «Vorrei una legge che nuove persone faccia incontrare, solo l’amicizia ci può far volare e tutti poter abbracciare».
Un progetto arricchente, un lavoro importante e un ottimo risultato. Un bell’esempio di come si può fare lezione e si possono trasmettere contenuti anche ostici, soprattutto per i più piccoli, attraverso metodologie e strategie che favoriscono dialogo, confronto e cooperazione.
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