Viareggio. Rosita Bonuccelli gestisce da anni il chiosco “il Coriandolo” sul viale Capponi in pineta di Ponente, come lei ci sono tanti altri concessionari che in questo periodo sono chiusi, per la zona rossa certamente, ma anche per le continue allerte meteo. «Siamo in tanti ad avere l’attività in pineta e ogni volta che piove, c’è la nebbia, il vento o qualsiasi evento atmosferico - racconta l’imprenditrice - arriva puntuale l’ordinanza del Comune di Viareggio per la chiusura della Pineta e con essa anche quella delle attività che ci sono all’interno. Mai come quest’anno - continua Bonuccelli - si fanno sentire gli effetti di questa chiusura, considerando che siamo anche in zona rossa. Abbiamo cercato contatto con l’amministrazione ma al momento la situazione è rimasta identica anche perché i pochi interventi che sono stati fatti sugli alberi intorno non sono che superficiali e poco incisivi».
La signora Bonuccelli è solo una delle voci delle tante attività che negli ultimi mesi hanno dovuto rimanere chiusi. La protesta viene portata avanti dal direttivo “Pineta di Ponente” di Confesercenti che ha ingaggiato un braccio di ferro con il Comune: «A cinque mesi dalla firma dell’ordinanza che chiude la pineta di Ponente e di conseguenza tutte le attività concessionarie - dicono dall’associazione di categoria - per qualsiasi colore di allerta meteo nonostante gli incontri con l’amministrazione non vediamo ancora interventi concreti di messa in sicurezza delle alberature. Interventi indispensabili per superare il sistema delle chiusure, praticamente ad ogni minimo allarme».
Perché se l’intervento di chiusura è legittimo, data la situazione delle piante, lo è meno il fatto che non si sia ancora intervenuti sul tema della messa in sicurezza delle alberature le cui condizioni attuali hanno portato all’ordinanza di chiusura in caso di allerta meteo firmata ad ottobre dalla comandante della polizia municipale Iva Pagni.
«Gli incontri con gli assessori ed i dirigenti comunali non sono mancati – spiegano ancora i rappresentanti di Confesercenti – ma chiediamo un deciso cambio di passo negli interventi, a oggi svolti a macchia di leopardo e soprattutto in maniera sporadica. Crediamo che la rimozione degli alberi caduti non sia la priorità, lo è invece l’immediata individuazione degli alberi a rischio con conseguente potatura e abbattimento di quelli che insistono sulle concessioni. Creare cioè una zona bianca a ridosso delle attività commerciali che non ricada nei provvedimenti di chiusura per allerta meteo. È vero che siamo in zona rossa – proseguono -, ma oggi il cartello di divieto di accesso alla pineta è presente a prescindere dal colore della zona e soprattutto in totale assenza di vento. Questo purtroppo accade quasi sempre dopo una allerta».
I concessionari della Pineta si rivolgono quindi direttamente al sindaco Del Ghingaro: «È necessario un incontro urgente: si chiede la rimodulazione dell’ordinanza per la quale la chiusura scatta anche con l’allerta giallo. Crediamo che debba essere presentato un crono programma degli interventi che il Comune deve far rispettare. Le nostre attività sono già in ginocchio per la pandemia e nessuna riduzione sul canone comunale e sulla tassa dei rifiuti nonostante le chiusure. Crediamo che almeno la questione della sicurezza delle alberature debba essere risolta».