Alcuni Comuni, come Calcinaia e Bientina, corrono ai ripari per cercare di limitare le occasioni di affollamento nei parchi. Calcinaia chiude i parchi. «Vista la situazione che ci pone al limite dell’ingresso in zona rossa, ho emesso un’ordinanza per la chiusura di parchi pubblici, con o senza giochi per bambini, e l’interdizione di alcune panchine in luoghi sensibili e soggetti a continui assembramenti». Lo ha spiegato il sindaco Cristiano Alderigi, dopo avere valutato i casi dei nuovi contagi registrati nel territorio da lui amministrato. «Raccomando a tutti, anche ai già vaccinati, di indossare le mascherine, lavare spesso le mani con acqua e sapone o con gel idroalcolico, stare ben distanziati e limitare le occasioni di incontro allo stretto necessario. Cerchiamo di rispettare queste regole che, in attesa della vaccinazione, sono le uniche armi a disposizione per preservare dal contagio noi stessi e gli altri», è l’appello di Alderigi.
Aree giochi chiuse a Bientina
È leggermente diverso il provvedimento adottato dal sindaco di Bientina, che ha chiuso solo le aree giochi per bambini nei parchi. Dario Carmassi, che si è battuto con la Regione, come ha spiegato in un lungo videomessaggio pubblicato su Facebook, per poter riaprire le scuole a partire da questa mattina. Formalmente Bientina non ha ancora i numeri a posto per poter diventare zona arancione, anche se ci sono segnali incoraggianti rispetto ai contagi. Venerdì sera infatti Bientina era tra i comuni considerati zona arancione rinforzato. Nella mattina di sabato il Comune ha “strappato” alla Regione, valutati i dati e l’esito dello screening di massa “Territori sicuri”, l’autorizzazione a riaprire le scuole. «Non ci sono evidenze di una quantità preoccupante di contagi», ha detto il sindaco che inizialmente aveva chiesto di poter riaprire le scuole dell’infanzia. «Ora il Comune è responsabile della situazione – ha spiegato Carmassi – se si verificheranno numeri in crescita, chiuderò le scuola con un’ordinanza». L’adesione allo screening di massa non è stata alta come invece l’amministrazione si aspettava, dai risultati ancora parziali emerge che sono stati tracciati 5 casi positivi su circa duemila tamponi presi in considerazione. Bientina è però ancora un Comune ad alto rischio per diventare zona rossa o arancione rinforzato. «Scuole aperte ma non gli spazi giochi per bambini dove diventano difficili i controlli», ha ripetuto il sindaco, invitando alla prudenza e al rispetto per le regole.
Controlli
Le pattuglie della questura e dei commissariati di Pontedera e Volterra, insieme ai colleghi del Reparto prevenzione crimine della polizia, hanno effettuato nei giorni scorsi servizi di controllo nei pressi delle scuole della provincia per evitare assembramenti. Nessuna criticità registrata, stando a quanto riferito dalla questura. In totale sono state identificate 192 persone e 38 i veicoli controllati, ritirate 37 autocertificazioni su cui in un secondo momento saranno fatti accertamenti per verificare la legittimità degli spostamenti e otto esercizi commerciali. Nessuna sanzione elevata per contravvenzioni ai vari provvedimenti anti-Covid, mentre le pattuglie hanno elevato quattro sanzioni al codice della strada per mancata revisione degli autoveicoli o per mancata copertura assicurativa perché scaduta. I controlli hanno riguardato anche la fabbrica dismessa della Siticem di San Piero a Grado e un appartamento in zona Porta Fiorentina a Pisa. –
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