Presentato il piano per il recupero dell’ex birreria, distrutta da un incendio e abbandonata da oltre 20 anni
UDINE. L’ex Dormisch sarà quasi interamente demolita e da via Micesio si potrà anche vedere, al di là del canale Ledra, viale Bassi. Dell’edificio esistente, distrutto da un incendio nel 1999 e in stato di abbandono da anni, sarà recuperata solo la “vela” nel lato nord dove verrà realizzato un supermarket con una superficie di vendita di mille metri quadrati, ridotto quindi di un terzo rispetto a quanto era stato in precedenza autorizzato. Nel resto dell’area si sarà un parcheggio con alberi e piante sui lati e la pista ciclabile. Ma a esser completamente rivoluzionato sarà anche l’incrocio tra viale Da Vinci, via Galilei e viale del Ledra: al posto del semaforo sarà realizzata una rotonda e al centro di piazzale Cavedalis ci sarà una grande aiuola.
«L’intervento - spiega il sindaco Pietro Fontanini - sarà finanziato interamente dai privati. La proprietà ha rinunciato a una volumetria importante sposando l’idea di realizzare qualcosa di meno impattante che favorisca il verde e la vivibilità del quartiere». Ecco perché l’Amministrazione intende approvare una nuova variante urbanistica. «Penso sia uno dei pochi casi in cui approviamo una variante in cui si richiede di diminuire le volumetrie - sottolinea l’assessore all’Edilizia privata, Alessandro Ciani -: la superficie massima di vendita passerà da 1500 a mille metri quadrati, mentre la volumetria scenderà da 49.912 a 20.858 metri cubi con una riduzione del 52,5%. Anche l’altezza massima scenderà da 20 metri a 9,5. Ci sarà meno cemento e più verde. Inoltre, sarà risolto il problema del traffico nel centro studi».
Non è il primo progetto per la riqualificazione che viene presentato dalla Friul Veneta costruzioni di Sacile e dalla Masotti energy service company, ma questa sembra la volta buona. La commissione edilizia del Comune aveva imposto condizioni ben precise per dare il via libera: l’eliminazione dell’incrocio semaforico di piazzale Cavedalis, il miglioramento e la messa in sicurezza dell’intero assetto viario del centro studi udinese con la creazione di una rotatoria, la realizzazione di una pista ciclabile collegata con il centro storico e un nuovo piccolo polmone verde a servizio della città. Il Piano regolatore obbliga anche alla valorizzazione del canale artificiale Ledra come elemento ambientale degli spazi a verde. Tutti elementi che sono compresi nell’ultima proposta che è stata già condivisa dai capigruppo della maggioranza.
Progettato nel 1928 dall’ingegner Ettore Gilberti, lo stabilimento è stato utilizzato per la produzione della birra circa 70 anni durante i quali il marchio Dormisch passò alla Peroni. Dopo la chiusura del 1998, la Peroni cedette la proprietà alle ditte Masotti ed Esco. Pochi mesi dopo, era il 16 giugno 1999, un incendio devastò buona parte dell’ex fabbrica e tra le fiamme morì un operaio che stava smantellando i serbatoi in vetroresina. Da allora si sono susseguite varie ipotesi di recupero che non hanno avuto fortuna: da biblioteca con parcheggio sotterraneo di 400 posti a centro smistamento dei bus, da palestra con negozi, bar e ristoranti fino a mensa scolastica.
«Nel piano regolatore predisposto da chi ci ha preceduto - sottolinea il sindaco - l’edificio ricade in zona H e quindi si tratta di un’area a destinazione commerciale, ma dialogando con la proprietà abbiamo trovato una soluzione che migliorerà il quartiere con più verde e una viabilità più sicura». —
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