ASOLA.Non trova ancora pace il cantiere di riqualificazione dell’ospedale di Asola un lavoro basato su un progetto del 2008 ed avviato nel 2010. L’ultima parte del cantiere, un lavoro da 5 milioni e 235mila euro, è ancora fermo. In attesa che venga bandita la gara che doveva essere pronta lo scorso anno e, causa Covid, non è ancora partita.
Deluso il Comitato per l’ospedale che in questi anni ha pungolato aziende sanitarie ed amministrazioni pubbliche nella consapevolezza che l’area di confine fra Mantova e Cremona, con gli ospedali di Asola, Bozzolo e Casalmaggiore, è una cerniera strategica per offrire servizi sanitari ad un bacino di quasi 100mila abitanti. «Ci avevano promesso una accelerazione della procedura - spiega la preferente Laura Galliera -. Lo scorso anno era già pronto, in estate il progetto esecutivo. Oggi scopriamo che da allora ad oggi, in pratica non si è fatto ancora nulla e il bando di gara che doveva essere pronto lo scorso anno non si sa ancora quando sarà bandito».
In realtà Asst in questi mesi ha dovuto procedere a chiudere la “coda” dei vecchi lavori iniziati nel 2010 e sospesi nel 2014 a causa di impedimenti diversi. Le aree di Pediatria e Ginecologia, nonché il Day Surgery. I lavori erano stati collaudati, ma il cantiere era rimasto formalmente aperto, richiedendo circa 4 mesi di tempo, questa estate, per procedere anche ammministrativamente a chiudere l’opera.
Dopo 4 anni di stop, nel 2018, quando mancava al completamento solo il 30% dei lavori, sembrava che tutto potesse riprendere. Solo a marzo scorso però si è ottenuto il permesso di costruire e nell’estate scorsa si è arrivati a licenziare il progetto definitivo aggiornato, curato sempre da Aria, la società di progettazione della Regione. Un atto che doveva preludere in breve tempo all’apertura del bando di gara, ad oggi non ancora avviato e il cui rinvio sposterà di un anno il termine lavori.
Fermi anche i lavori di riqulificazione dei reparti di Medicina e Chirurgia, disposti grazie alla disponibilità di mezzo milione di fondi Covid, in gran parte derivante da specifiche donazioni. Al momento è stata fatta circa il 30% delle opere, nella parte sopra la farmacia dell’ospedale. Ma il cantiere più consistente, obbligando alla chiusura per mesi, è rinviata per tenere i reparti a disposizione del contrasto alla pandemia Covid. Una scelta dettata quindi da fattori emergenziali che sconsigliano di chiudere in questa fase reparti e spazi ospedalieri che risultano strategici , come lo sono stati durante la prima fase della pandemia. Nella quale l’ospedale asolano con i suoi dirigenti medici ed i suoi dipendenti ed operatori ha giocato un ruolo di notevole impegno.—
