TRIESTE Nel giorno in cui Roma porta il Friuli Venezia Giulia di nuovo in zona arancione, Sergio Bini prepara la distribuzione di altri 21,4 milioni di euro di ristori. Contributi a fondo perduto a un’economia massacrata da un anno di pandemia.
Il provvedimento era stato annunciato da settimane, ma ora - dopo il via libera preliminare della giunta - si riempie di dettagli.
A partire dai codici Ateco dei beneficiari e dagli importi, che varieranno da 500 a 10.000 euro. La delibera rimane aperta a eventuali modifiche visto il quadro incerto del contagio (se ne parlerà in particolare in commissione martedì 9 marzo). Ma l’impianto prevede sin d’ora il sostegno a «soggetti attivi al 23 febbraio 2020 e alla data di presentazione della domanda, con sede legale o secondaria o unità locale in Fvg e iscritti al registro delle imprese, tranne che per guide turistiche, bed and breakfast e maestri di sci».
Per accedere al riporto bisogna dimostrare di avere subìto una perdita di almeno il 20% confrontando l'importo medio mensile del fatturato al 31 dicembre 2019 con quello al 31 dicembre 2020. Citando qualche importo, agli agenti di commercio andranno 500 euro, al commercio al dettaglio e ambulante 1.000 euro, alla filiera ho.re.ca. (hotellerie-restaurant-café) tra i 1.000 e i 10.000 euro (2.000 ai bar, 2.500 ai ristoranti, 10.000, il massimo, agli alberghi di montagna con oltre 60 posti letto). Su bar e ristoranti, in particolare, si era previsto di scendere a 1.400 e 1.800 euro nelle province di Trieste e Pordenone, ma la novità di ieri dell’intera regione in arancione ha portato a uniformare i contributi alla cifra superiore. E ancora, tra gli altri, le agenzie di viaggio avranno ristori tra i 700 e i 4.500 euro, la filiera eventi tra i 700 e i 1.400, gestori di palestre, piscine e maestri di sci 1.500 euro.
«Di fronte agli ulteriori sforzi richiesti ai cittadini la Regione non poteva far mancare il proprio immediato supporto», le parole dell’assessore Bini, che fa anche sapere che le domande potranno essere presentare dalle ore 8 del 18 marzo alle 20 del 29 marzo attraverso il sistema “Istanze online” al quale si accede dal portale dell’amministrazione Fvg.
Nella seduta di ieri è arrivata anche la conferma dei 48 milioni di euro (40 al lavoro, 6 alle attività economica e 2 alla formazione digitale) del Fondo sociale europeo che serviranno, spiega l’assessore Alessia Rosolen, «per l'assunzione di disoccupati con contratti a tempo indeterminato o determinato, il rafforzamento di istituti scolastici e misure legate al potenziamento della didattica e della formazione a distanza, strumenti complementari e integrativi rispetto alle formule tradizionali e interventi di sostegno a modelli organizzativi di lavoro agile».
Ancora Rosolen, via generalità, ha presentato alcune prossime attività a favore della famiglia: una brochure dedicata che sintetizza misure e risorse messe in campo dalla Regione, un utilizzo sistematico dei canali social della direzione centrale lavoro, una newsletter per offrire un'informazione capillare sulla filiera di opportunità e incentivi. —