MONTEGROTTO TERME. «Arianna era amata da tutti e la testimonianza l’abbiamo avuta dai messaggi, anche sui social, di grande cordoglio e vicinanza che stanno arrivando in questi giorni».
È Massimiliano Zotti, il marito, a parlare della sua Arianna Turetta, la donna di 45 anni con cui condivideva la casa di via Sabbioni, a Montegrotto, piegata da un male incurabile. «Arianna era socievole, buona, tanto che non ho mai sentito di un disaccordo con qualcuno», racconta il marito Massimiliano.
«Era conosciuta e stimata anche per il suo lavoro, che amava tantissimo. Faceva la make up artist e si era formata al Mud di Milano, la più grande scuola di make up al mondo. È un sogno che è riuscita a realizzare, anche con sacrifici, dato che per tre mesi per ottenere il diploma si alzava ogni domenica alle 5 per recarsi ai corsi a Milano. Era sempre in giro a truccare e a dare gioia agli altri», prosegue «Era la truccatrice per diverse marche famose a matrimoni, sfilate e nelle farmacie».
La moda era la sua grande passione. «Ha posato per shooting fotografici, amava i vestiti di Elisabetta Franchi», ricorda il marito. «Stava bene con tutto e adorava i gioielli Tiffany, tanto che abbiamo chiamato così la nostra cagnolina, una golden retriever. D’altronde era bellissima. Ci siamo conosciuti in discoteca al Le Palais: lei faceva la barista e io il dj. Da lì non ci siamo più staccati. E nel 2009 ci siamo sposati».
La malattia di Arianna è stata sempre una lotta da affrontare con grande forza per la coppia. Già tutta la famiglia Turetta era stata falcidiata dal mare: il padre Libio pochi mesi fa, la sorella Silvia nel 2008 e prima ancora la mamma e un fratellino di soli due anni. Una lunga sequela di dolori per quella che è una famiglia davvero toccata dalla sorte, la cui storia ha commosso una comunità, che per questo si era stretta ancora di più intorno ad Arianna.
«La malattia era comparsa nel 2003 e poi è ricomparsa nel 2010 e infine il crollo nelle ultime due settimane. A nulla è servito il trasporto in ospedale di martedì». Oggi alle 10.30 ai funerali al Duomo di Montegrotto ci sarà una delegazione dei Cavalieri di Malta. «Eravamo volontari e portavamo i malati in pellegrinaggio a Lourdes», svela il marito. «Arianna era devota di Santa Rita. In suo ricordo con la mia azienda doneremo al reparto di oncoematologia pediatrica un dispositivo per la terapia del dolore». ––
