Sodano e Baschieri: c’è il rischio che l’opera resti incompiuta. L’assessore rassicura: è tutto coperto dai fondi del ministero
MANTOVA. «Attenti a che il nuovo parco Te non diventi un’opera incompiuta. Magari sarebbe meglio ridurre le opere previste, tendo presente i vincoli Unesco che gravano sulla zona». A lanciare l’allarme sono il commissario cittadino di Forza Italia Nicola Sodano e il capogruppo in consiglio comunale Pierluigi Baschieri. Secondo gli azzurri a chiederlo è la dimensione economica del progetto che «va ben oltre le risorse ministeriali concesse e alle disponibilità delle casse comunali». Ed ecco i conti. Lo studio di fattibilità che ha consentito a Via Roma di «incassare la promessa di finanziamento di 5 milioni di euro» dal ministero dei beni culturali «ridisegna un’immagine tutta nuova di un’area che oltre a Palazzo Te comprende lo stadio, il parcheggio di piazzale Montelungo, i due edifici della bocciofila e il parcheggio sterrato della ex scuola Kennedy». Un progetto che prevede lavori per 10.256.637 euro, di cui 2,7 milioni per il solo del parco degli anelli, a cui si devono aggiungere 1.257.000 euro per il giardino dei fiori e gli orti, 920mila euro per la riqualificazione di viale Te e altro. Con le somme a disposizione si arriva a 14 milioni di euro.
«Di fronte a un intervento botanico da oltre 10 milioni di euro – dicono i due rappresentanti di Forza Italia – qualche dubbio politico è legittimo e il richiamo per questa giunta alla prudenza nella gestione delle risorse economiche è d’obbligo. Non sarebbe la prima volta che progetti titanici di questo centrosinistra si arenano per mancanza di fondi. Palazzo del Podestà e l’area di San Nicolò sono due esempi recenti». E viene osservato che «il progetto è suddiviso in due fasi temporali: la prima che va sino al 2022 e la seconda sviluppata negli anni successivi. Per tutte le opere previste dal 2022 in poi permane l’incognita delle risorse economiche e del dove reperirle. E per questo che auspichiamo, con spirito costruttivo, una riduzione delle quantità delle opere previste in un ottica di buon senso che eviti avventure per il futuro delle casse comunali».
Il Comune andrà avanti. «I costi del parco sono coperti dai fondi ministeriali e quindi l’opera sarà realizzata interamente» assicura l’assessore ai lavori pubblici Nicola Martinelli.