Riaprire la scuola “Alice Sturiale” il 3 marzo, dopo aver avuto i risultati sui tamponi ai 180 bambini messi in quarantena. È questo l’auspicio del dirigente dell’istituto comprensivo Goffredo Manzo
CERTALDO. Riaprire la scuola “Alice Sturiale” il 3 marzo, dopo aver avuto i risultati sui tamponi ai 180 bambini messi in quarantena. È questo l’auspicio del dirigente dell’istituto comprensivo Goffredo Manzo, che invita tutti, dagli studenti al personale docente e al personale Ata, a fare il tampone per dare un segnale forte alla scuola e riaprire così in totale sicurezza. È un momento difficile per il mondo scolastico a Certaldo, dove non si sono registrate fortunatamente nuove quarantene, come confermato dallo stesso dirigente. «Mi sono confrontato con l’assessore Benedetta Bagni, siamo di fronte ad una opportunità e come tale non va sprecata. Il mio consiglio si estende a tutti, facciamo questo tampone, i numeri sono consistenti. Dobbiamo raccogliere il grande sforzo che questa amministrazione comunale sta mettendo in campo assieme alla Misericordia locale. Chi deciderà di non fare il tampone, trascorsi 14 giorni dalla quarantena, senza sintomi, potrà rientrare regolarmente a scuola» .
Tamponi che si concluderanno domani e che, fatte le valutazioni del caso, potrebbero permettere alla Sturiale di tornare in classe il 3. Il personale docente e quello a servizio della scuola potrà prenotarsi tramite il proprio medico curante, assieme all’aiuto della Misericordia.
Il dirigente dell’istituto comprensivo lancia poi un vero e proprio appello ed invita alla pazienza le famiglie: «Mi riferiscono di episodi spiacevoli avvenuti nelle nostre scuole, dove alcuni studenti sono stati mandati a casa. Alla secondaria di primo grado e alla primaria. Chi aveva problemi di stomaco, chi raffreddore e tosse. Noi ad oggi non sappiamo come si comportano le varianti di questo virus e non possiamo avere in classe studenti di fronte ad una potenziale emergenza. Siamo tutti in difficoltà ma occorre avere pazienza. Oggi non possiamo essere più tolleranti, siamo tutti allarmati e non possiamo rischiare. Ci tengo e ci provo a tenere alta la sicurezza nelle scuole, ci dovete aiutare». La stessa pazienza chiesta di fronte ad una didattica a distanza che va talvolta a singhiozzo: «Le connessioni sono state potenziate ma non bastano. I nostri docenti sono a lavoro negli edifici scolastici e spesso utilizzano i loro telefoni per garantire un segnale continuo». Intanto è stata data la notizia che da ieri una classe della terza media è in quarantena. —
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