GORIZIA. Ordinati e pieni di aspettative. Sono i partecipanti al primo Recruiting day, il reclutamento di personale iniziato ieri mattina (giovedì 18 febbraio), per concludersi oggi, organizzato al Centro Lenassi dal Comune a dall’agenzia Adecco per avvicinare chi è in cerca di lavoro alle opportunità offerte da 8 aziende del territorio. Alla fine, rispetto alle adesioni iniziali, parteciperanno in tutto poco più di un centinaio di persone. L’ampia scrematura dei 396 iscritti è dovuta a vari motivi, come conferma Emilio Nuvola, direttore della filiale Adecco di Gorizia.
Dalle sue parole si comprende come ormai il mondo del lavoro, anche a livello locale, ha assunto fattezze sempre più specifiche che portano a varie forme di auto-selezione da parte dei convocati ancora prima di venire in contatto con le aziende. «L’Isontino in larga parte propone posizioni nel campo della produzione, molte meno nell’amministrativo. In particolare sono ricercati gli operai di linea con competenze di automazione. Tanti oggi si rendono conto di non avere la formazione o l’esperienza richiesta o di voler utilizzare altri canali. Ai candidati consigliamo di prepararsi per le reali esigenze del territorio, non tanto di arrivare con il proprio bagaglio sperando di trovare un posto di lavoro adatto alle proprie esigenze».
Siamo, in sostanza, sempre più dentro l’era della specializzazione tecnologica e digitale. E bisogna stare al passo con i tempi e con le mutazioni del mercato. Ecco allora che dei candidati: 40 provengono da fuori regione, 50 non erano interessate alla formula del recruiting (una forma di presentazione di sé stessi alle aziende, con l’accompagnamento di un tutor), 42 risultano già assunte da altre aziende, 30 non hanno preso appuntamento dopo una prima adesione. Ci sono poi «10 persone che nel frattempo hanno trovato lavoro, 4-5 assenti per motivi di salute mentre in 131 hanno constatato - dice Nuvola - che il proprio curriculum non era in linea con le posizioni proposte». Ancora 84 persone hanno preferito un couching individuale con Adecco.
Alla fine arriviamo a 96 candidati interessati al comparto produttivo e a 10 indirizzati verso il settore impiegatizio: 28 donne e 78 uomini, di cui 63 di Gorizia, 34 under 30 e 33 over 50. All’interno dei numeri le storie di chi ieri si è presentato al Punto giovani. Per loro cinque minuti di colloquio a testa a cui potrebbe seguirne un altro più approfondito in una delle otto aziende coinvolte: Bo. Ma, Coveme, Ilcam, La Giulia, Metalpack, Miko, Nmg Europe e Tecnocoop. Realtà che cercano operai di linea su turni, addetti alle manutenzioni, addetti al confezionamento/imballaggio/fine linea, carrellisti, neodiplomati ad indirizzo tecnico, meccanico ed elettrico, back office commerciali (tutti annunci validi anche per le donne). Angelo Liviano vorrebbe fare il magazziniere: «Ho 24 anni e ho fatto questa esperienza in Fincantieri dopo il diploma. Vorrei lavorare alla Nmg Europe e a Gorizia, dove ci sono più possibilità rispetto a Trieste». Anche Luca Pirrò mira alla stessa azienda. «Ho risposto all’annuncio per una posizione di carrellista, ho un po’ di esperienza con il muletto anche se fino ad ora ho fatto l’operaio», racconta con calma serafica.
L’atmosfera attorno ai candidati, in generale, è abbastanza tranquilla. Il Covid d’altronde permette uno scaglionamento di tre persone per volta, anche se i tempi per i colloqui sono piuttosto ristretti. Carlo Sabatini viene da Gradisca e ha fissato due incontri con due aziende diverse. Sembra un po’ provato: «Onestamente non vedo miglioramenti per il prossimo futuro. Ho lavorato per anni per periodi di 15-20 giorni alla volta, c’è molta precarietà». Per Daniele Collenzini, accanto a Sabatini fuori dal Punto giovani, similmente quello che conta è «soprattutto lavorare, non importa per che posizione. Ho fatto l’operaio in fabbrica, sono giovane e voglio fare qualcosa di diverso».
C’è poi il caso particolare di chi ha fatto qualcosa di diverso per tutta la vita o quasi. «Per motivi di salute ho dovuto rinunciare a un posto fisso nel settore pubblico. Dal 2006 ho lavorato come guardiano, assistente alla clientela, segretario, magazziniere, addetto agli scaffali», dice Alessandro Corrado. Viene da Taranto e ieri ha incontrato i responsabili di tre aziende. «Ciò che conta – sottolinea – è continuare a pensare positivo». E questo vale per tutti, soprattutto in questo periodo. —