Completata la raccolta delle adesioni da parte dell’Ats. A breve la decisione. Molte le variabili, a partire dal numero di team sanitari
MANTOVA. Entro questa settimana l’Ats e Asst definiranno le sedi scelte per le vaccinazioni anti-Covid in provincia di Mantova. Nel frattempo hanno completato la raccolta delle adesioni da parte dei sindaci: da oltre 50 Comuni (55) è arrivata la disponibilità di almeno una sede per ospitare i team che dovranno vaccinare. Ora, appunto, si tratta di decidere. I Comuni restano in attesa. Si sceglierà la strada dei grandi centri (undici) o quella di tanti punti più piccoli? Ci sono team vaccinali a sufficienza per poter garantire un servizio capillare? E che ruolo dovranno giocare gli ospedali nella rete? E ancora: quali requisiti di accessibilità deve avere una struttura per poter essere idonea? Questi alcuni interrogativi che orienteranno la scelta.
Nei giorni scorsi sono emerse da parte dei municipi, le candidature di strutture idonee, raccolte in specifici elenchi locali che rispecchiano i vari distretti coi loro piani di zona.
Per quanto riguarda il Destra Secchia, per esempio, ci sono candidature in nove comuni: Poggio Rusco offre i nuovi spogliatoi del palazzetto sport: Ostiglia lo stabile dell’area Expo, Borgo Mantovano la sala civica di Pieve, a San Giovanni Dosso l’edificio pubblico ad alloggi, a San Giacomo Segnate i tre ambulatori nelle ex scuole. E ancora: Magnacavallo ha offerto il centro polivalente Sandro Pertini, Schivenoglia la sala polivalente e gli ambulatori della Rsa, Sermide e Felonica il centro la Teleferica, Quingentole la sala all’interno del municipio.
Nel Suzzarese i punti di vaccinazione individuati nei singoli paesi sono: per Motteggiana il palasport di Villa Saviola, per San Benedetto Po la sala consiliare e la polivalente, per Moglia l’ex sede provvisoria del Comune, per Pegognaga due locali ambulatorio. Suzzara, invece, ha reso disponibile i locali al piano terra di una palazzina Iveco, oltre che l’ospedale di Suzzara. Per Gonzaga ci sono i padiglioni della Fiera Millenaria ed eventualmente spazi nella struttura ex Asl.
E spostiamoci nel Viadanese: di Viadana città si è già scritto della disponibilità dell’ex Plaza Café di piazzale della Libertà, attualmente sede di una Usca (Unità Speciali di Continuità Assistenziale), mentre il Comune di Bozzolo punta sul proprio ospedale: «Abbiamo ampi spazi, una struttura attrezzata, che è stata anche potenziata. Perché non sfruttarla? » dice il sindaco Torchio.
Nella zona di Castiglione è nota l’offerta del Comune capofila, guidato da Enrico Volpi, Partendo dalla presenza dell’ospedale San Pellegrino, si è deciso di offrire in aggiunta la palestra Caglio nel quartiere San Pietro, all’interno del polo scolastico dell’Istituto Comprensivo Castiglione II, come possibile sede alternativa. Poi i singoli Comuni ne hanno aggiunte altre: Guidizzolo, per esempio, il presidio Avis.
Nell’Asolano, invece, spicca la candidatura a Castel Goffredo del palazzetto dello sport appena ristrutturato. Ma anche Acquanegra ha offerto il proprio palasport, Casalmoro il centro sociale, Casalromano la palestra, Ceresara l’area fiera, Canneto tre ambulatori, Piubega il primo piano del municipio, Redondesco la sala teatro, Asola il centro anziani e le proprie palestre.
Quanto all’Hinterland, per esempio, l’offerta di Marmirolo riguarda un prefabbricato nella zona feste in via Di Vittorio, già usato per la campagna antinfluenzale. Borgo Virgilio, invece, come spiega il sindaco Francesco Aporti, ha messo a disposizione le strutture già usate per i vaccini contro l’influenza (il palasport di Pietole, la sala polivalente di Cerese, l’ex municipio di Borgoforte) ma è pronto «a moltiplicare l’offerta, non appena avremo indicazioni più precise». Insomma, non resta che aspettare. Non resta che attendere la risposta di Asst e Ats.