"Credo che Draghi, che è arrivato perché la politica ha fallito, vada giudicato dal programma e dagli obiettivi che proporrà al Paese e dai nomi che indicherà per la squadra di governo. Personalmente agirò secondo coscienza ascoltando nomi e obiettivi. Dobbiamo uscire dalla crisi e preparare il Paese ad essere resiliente per rispondere alle difficoltà che ci attendono nel futuro". Le parole di Rossella Muroni rischiano di porre una seria ipoteca sull'unità del gruppo parlamentare di "Liberi e uguali" alla prova del voto di fiducia per il sostegno all'esecutivo presieduto dall'ex governatore della Banca centrale europea.
L'ex leader di Legambiente è intervenuta a un evento online organizzato dall'ex ministro socialista Claudio Martelli sui canali social de "L'Avanti!". La parlamentare di sinistra ha messo in evidenza una delle contraddizioni della compagine a sinistra del Pd: "Faccio parte di Liberi e uguali. Compagine che è un gruppo parlamentare e non un movimento politico". Muroni ha rincarato la dose: "Forse sono venute meno anche le ragioni che hanno portato a una scissione nel Pd. Ritengo, inoltre, che il progetto politico di LeU non sia riuscito a farsi autentico interprete dei temi più cari all'ambientalismo. Mi auguro che questa crisi favorisca una discussione a sinistra". Il distinguo non farà piacere a Nicola Fratoianni, esponente di lungo corso della sinistra parlamentare e sempre pronto a intervenire con note stampa e comunicati sugli argomenti più disparati. L'esponente ambientalista aveva già affidato a Twitter le sue riflessioni sui connotati del prossimi governo. Secondo la deputata ci sarebbe il bisogno di istituire un nuovo ministero per guidare la transizione ecologica.
Credo che all'Italia, che parla e affronta le questioni ambientali con maggiore difficoltà rispetto ad altri paesi, servirebbe un ministero della #transizioneecologica per tenere insieme programmazione, investimenti pubblici, politiche di sviluppo, lavoro di qualità e ambiente pic.twitter.com/F7jhGelSyJ
- Rossella Muroni (@RossellaMuroni) February 5, 2021
LeU chiarirà ufficialmente la sua posizione nella giornata di domani, quando inconterà il presidente del Consiglio incaricato durante le consultazioni. Dietro l'angolo potrebbe esserci l'ennessima scissione a sinistra. Fenomeno che rischia quasi di non fare più notizia.