L'idea è nata sulla montagna pistoiese grazie ad un architetto e ad una psicologa esperta di comunicazione e marketing
Scusi mi può dare un etto di caramelle all'argilla? No, non siamo sia incappati in un errore. Meglio la menta o la liquirizia o un altro aroma più conosciuto? Ma sempre con l’argilla. Nessuno sbaglio, perché la caramella all'argilla è una realtà che ha già visto la luce di recente con un centinaio di “prototipi” e che è destinata a diventare prodotto commerciale a livello nazionale. Chi l'ha assaggiata ha dato parere molto positivo, sottolineandone il buon sapore e l'aspetto salutare. Ma il piccolo oggetto commestibile nasconde dentro sé un progetto molto più ampio che si unisce alla bioedilizia e alle case costruite con l'utilizzo anche dell'argilla. L'idea è nata sulla montagna pistoiese grazie all'architetto David Ulivagnoli, 47 anni di Campo Tizzoro e a Daniela Santoro, psicologa ed esperta di comunicazione e marketing originaria di Milano e abitante ad Arezzo.
Insieme i due fanno parte dello studio “Adu - Architetto David Ulivagnoli” e in questa fase si stanno interessando anche di abitazioni dove la salute è al primo posto, avendo trovato come partner l'azienda di Bolzano “Ton Gruppe” da quarant’anni impegnata in questo tipo di bioedilizia. Per l’azienda bolzanina Ulivagnoli svolge il compito di art director , mentre Santoro è l'esperta in marketing e comunicazione. «L'idea della caramella – spiega Santoro – è nata perchè volevamo trasferire l'essenza della casa salubre in un prodotto edibile. La caramella contiene tutti prodotti naturali legati alla bioedilizia e con l'aggiunta anche di elementi più comuni, come ad esempio il miele. Chiaramente la ricetta è segreta, ma possiamo dire che per raggiungere questo risultato abbiamo lavorato come facevano i vecchi alchimisti, bilanciando tutte le dosi per trovare il giusto sapore».
A questo progetto è dallo scorso novembre che i nostri protagonisti lavorano e giorni fa si è svolta la presentazione ufficiale a Bolzano. «L'argilla rappresenta una miscela viva di sostanze alluminio-silicilate che deriva dalle rocce granitiche. In fitoterapia – spiega Ulivagnoli – non è utilizzata solamente per le sue note capacità di far diminuire il gonfiore addominale e di assorbire i gas intestinali, ma è conosciuta anche per le proprietà disinfettanti, battericide, cicatrizzanti e deodoranti». «La sua particolare composizione chimica – continua l’architetto – ha permesso all'argilla di essere sfruttata in molti ambiti terapeutici: prima di tutto è una sostanza rimineralizzante, grazie alla presenza di silice, magnesio, ferro, alluminio e calcio. In secondo luogo, l'argilla potrebbe essere utile come detossificante naturale. Infatti, vanta proprietà che permettono la “cattura” di sostanze dannose per l'organismo.
A tal proposito, all'argilla sono attribuite proprietà antitossiche perchè riesce ad adsorbire e ad espellere le sostanze pericolose, perciò si configura come un buon rimedio contro l'avvelenamento». E va molto bene anche per la cosmesi, ma questo èun uso già piuttosto noto e diffuso. L'argilla è quindi sinonimo di benessere, ed è per questa ragione che vi è un ritorno al suo utilizzo per la costruzione di abitazioni. «In architettura si usa per ridurre il tasso di umidità dell'aria e quindi per dare maggior salubrità all'ambiente domestico. Spesso – aggiunge l'architetto della montagna pistoiese – viviamo in case che hanno dei tassi di umidità che vanno oltre i 65 gradi. Con l'argilla, è dimostrato, si sta intorno ai 50 gradi, che è il tasso ideale».
Quindi è facile pensare che il futuro dell'edilizia vada in questa direzione. Una casa dove non solo si abita in maniera confortevole ma anche inarmonia con l’ambiente e con maggiore salubrità. «Da architetto attento agli aspetti bio – conclude – penso proprio che la casa del futuro sarà sempre più simile a quella del passato. Ecco perchè la caramella: per attirare l’attenzione e sensibilizare su questi temi. Nel nord Italia c'è qualche azienda che crede nella bio edilizia vera e sposa il messaggio che, sotto i più diversi punti di vista, vogliamo lanciare. Se è buona da mangiare è ancor più buona da abitare!» Chi l'avrebbe detto che una semplice caramella potesse racchiudere l'essenza di una casa.
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