Il consigliere regionale Antonella Forattini chiede spiegazioni al presidente del Pirellone: perché il reparto non ha ancora riaperto
MANTOVA. Sulla chiusura prolungata del reparto di fecondazione medicalmente assistita del Poma, chiuso per parecchi mesi per far posto ai letti delle donne gravide affette da Covid, il consigliere regionale del Pd, Antonella Forattini, ha inviato un’interrogazione al presidente del consiglio regionale lombardo.
«Le coppie che attendono di iniziare la terapia – sottolinea la Forattini – meritano una risposta». L’interrogazione è tesa ad avere chiarimenti sul perché il centro antisterilità è ancora fermo nonostante gli altri centri lombardi e delle regioni vicine abbiano già ripreso le attività. La Forattini chiede, inoltre, se la necessità di utilizzare questi spazi per le donne in gravidanza positive al Covid-19 sia ancora effettiva e se non si possano trovare altri luoghi a questo scopo. Infine l’esponente del Pd chiede anche perché la prevista riapertura a gennaio non si sia verificata e a quando sia stata prorogata.
«Mi auguro che il reparto possa riaprire presto e continuare ad aiutare queste coppie a realizzare il sogno di diventare genitori. Mantova non sia il fanalino di coda di una Lombardia che troppo spesso si dimentica di noi e delle nostre eccellenze».