La pandemia globale ha dilatato i tempi e quel marzo del 2020 sembra distante anni luce rispetto a oggi. Ma proprio in quei giorni, nella fase iniziale dell’emergenza sanitaria che ha colpito in primis la Lombardia (e il Veneto) c’era un uomo che conquistava – quasi a cadenza quotidiana – le pagine dei quotidiani, i servizi dei tele e radio-giornali e le ospitate televisive. Ora, a dieci mesi di distanza, quel politico ha perso la propria poltrona dopo la scelta di un rimpasto all’interno della giunta della Regione Lombardia. E si è passati da Giulio Gallera candidato sindaco a ‘Giulio Gallera, l’uomo stanco’ (cit. Attilio Fontana).
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Era il 25 marzo del 2020 e la proposta di Forza Italia mandò in visibilio gli utenti social del centrodestra. E l’allora assessore al Welfare e alla Sanità lombarda aveva apprezzato: «Sono milanese, sono stato vent’anni al Comune, conosco ogni via della mia città e ne sono innamorato. Mi sono sposato qui, ho due figli al liceo, se servirà candidarmi, non mi tirerò indietro», disse. Poi la marcia indietro. In tutti i sensi.
Le polemiche sulla sua figura e i dati della pandemia in Lombardia hanno agito come una goccia cinese. Giorno dopo giorno, dichiarazione dopo dichiarazione, gaffe dopo gaffe: il pensiero di un Giulio Gallera candidato sindaco di Milano del centrodestra (da opporre al candidato del Centrosinistra, che ora sappiamo sarà nuovamente il primo cittadino uscente Beppe Sala) è rimasto impresso solo su qualche foglio di giornale dell’epoca e sulla cronologia degli hashtag su Twitter.
Dalla fama alla fama, ma per motivi opposti. Alla fine si è logorato anche il rapporto con il centrodestra, con la Lega che ha spinto affinché avvenisse il rimpasto dopo l’ultima dichiarazione sulla campagna vaccinale partita col freno a mano tirato in Lombardia. E per un Gallera che esce, ecco entrare Letizia Moratti. Ora l’ex assessore avrà tempo per riposarsi dalle faticose fatiche dell’ultimo stressante anno. Senza pensare neanche più a un futuro impegno a Palazzo Marino. Almeno per il momento.
(foto di copertina: foto ipp/Clemente Marmorino)
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