CARBONARA PO. Per la storica compagnia teatrale “Al batel” è calato il sipario. Il gruppo amatoriale di Carbonara, con l'inizio di quest'anno, ha concluso quest’avventura durata oltre 30 anni. Era il 1988 quando alcune persone di Carbonara decisero di mettere in scena una commedia dialettale: lo scopo era la beneficenza. Durante la sagra di carnevale i fondatori di questo gruppo decisero di fare qualcosa per sostenere l'asilo del paese, così nacque l'idea di mettere in scena la commedia dialettale “La piena” e devolvere il ricavato delle due serate in beneficenza.
Inutile dire che fu subito successo. La commedia fece il tutto esaurito e l'avventura andò avanti. La compagnia divenne una struttura consolidata, attorno ai fondatori che fino ad oggi hanno guidato il gruppo: Luigia Barbi, Anna Pagnoni e Giulio Amadei. Il nome "Al Batel" nasce per sottolineare le radici della compagnia, il Po, con il logo, un battello, disegnato dal vignettista Zap. Intorno alle tre colonne portanti hanno ruotato molti attori. I successi sono stati tanti e anche i premi e i concorsi, come il Merlin Cocai. E tanti i luoghi in cui la compagnia si è esibita: Mantova, la sua provincia, il vicino modenese, il Veneto, ma anche Spoleto, in un concorso per commedia dialettale in cui erano state selezionate 5 compagnie, circa di 20 anni fa. Poi per tre anni Al Batel è salito in Trentino Alto Adige. A Bolzano risiede una nutrita comunità di mantovani che, per tenere vive le radici dei genitori emigrati, ha fondato il circolo Virgiliano.
Purtroppo adesso è arrivato il tempo della pensione. «Non siamo più dei giovanotti e anche esibirci diventa pesante molte volte tornavamo a casa alle 2 o alle 3 di notte e c’era da scaricare il materiale di scena - racconta Amadei - Però ci siamo divertiti. È stata una bellissima avventura, siamo sempre stati molto affiatati e la nostra amicizia è cresciuta. Il gruppo fondante è di Carbonara, per ogni commedia lavoravamo in 10 attori più altri 4 o 5 che si occupavano della scena, delle luci e dell'impianto audio dei trucchi». Quello che è mancato è il ricambio generazionale, così questa splendida avventura volge al termine.
