La Lega si conferma ancora una volta in testa nei sondaggi relativi alle intenzioni di voto degli italiani, malgrado si registri comunque un'emorragia di consensi abbastanza evidente rispetto a quanto emergeva appena un anno fa.
Secondo la fotografia scattata da Tecnè per Quarta Repubblica, tuttavia, il centrodestra non risentirebbe comunque di questo calo del Carroccio, visti i continui progressi registrati da Fratelli d'Italia ed il prepotente balzo in avanti di Forza Italia. La compagine di centrodestra sarebbe l'unica a riuscire complessivamente a varcare la soglia del 50% dei consensi, mantenendo un certo margine sulle forze che al momento compongono la maggioranza che supporta il governo Giuseppi II.
Come anticipato, quindi, in cima alle preferenze degli elettori resterebbe il partito guidato da Matteo Salvini, con il 23,2% di consensi che gli attribuisce l'elaborazione dei dati eseguita da Tecnè. Solo un anno fa, tuttavia, la Lega si trovava addirittura al 37,1%, cosa che significa pertanto un calo dell'8,5% in 12 mesi. Questo -8,5% viene comunque compensato dalla crescita degli altri alleati di centrodestra, che insieme hanno effettuato un balzo in avanti dell'8,4%. Nello specifico, la compagine di Giorgia Meloni ha ampliato la base dei consensi fino a raggiungere la soglia del 16,8% (con un + 6% rispetto ai sondaggi effettuati all'inizio del 2020), mentre Forza Italia torna a sfondare il muro del 10%, attestandosi per la precisione al 10,4% e facendo registrare un incremento del 2,4%. Una crescita, quest'ultima, che affonda le radici in particolar modo nel periodo compreso tra la fine di novembre ed il dicembre scorso. "Berlusconi ha saputo rinnovarsi più di altri", ha spiegato Alessandra Ghisleri nel corso di un'intervista concessa a Libero per spiegare questi numeri. "Ha mandato avanti i suoi uomini ritagliandosi un ruolo di grande saggio, che conosce l'arte della politica e sa come raggiungere gli obiettivi".
Che cosa accadrebbe, invece, alla compagine di centrosinistra se si andasse ora alle elezioni?. Secondo Tecnè il Partito democratico sarebbe l'unico a tenere botta ed a limitare i danni con un -0,8% che lo porterebbe comunque ad essere la seconda forza politica: i dem varcherebbero ancora, se pur di poco, la soglia del 20% (20,1% per la precisione). Va peggio agli alleati di Zingaretti del Movimento CinqueStelle, che restano fermi al 14% e perdono l'1,5% rispetto ai sondaggi di inizio 2020. Insieme alla Sinistra (al 3,2% con un incremento dello 0,5%), le forze politiche in questione riuscirebbero ad arrivare complessivamente al 37,3%. Un mondo a sè stante, vista la indecifrabile adesione ad eventuali compagini di governo, restano Italia Viva (al 2,9% con un crollo dello 0,8%) e Azione di Calenda (in crescita dello 0,9% si attesterebbe al 3,2% dei consensi).