Al termine di una partita giocata in maniera ordinata e senza troppi fronzoli, il Milan porta a casa un punto prezioso dalla difficile trasferta di Lille e compie un passo avanti forse decisivo per la qualificazione, per arrivare ai sedicesimi a questo punto basterà probabilmente battere giovedì prossimo a San Siro un Celtic di fatto già eliminato.
Sicuramente l’assenza di Ibra si fa sentire, non tanto in termini di personalità che a questi ragazzi non sembra più fare difetto dato che giocano ormai ogni partita da squadra fatta e finita, quanto piuttosto in termini di alternative di gioco: senza il Totem viene infatti meno la possibilità del lancio lungo a saltare il centrocampo avversario, e la squadra è costretta a partire dal basso giocando con una fitta rete di passaggi avvolgenti palla a terra, alla ricerca del varco per attaccare la retroguardia avversaria.
Lodevole il tentativo di Rebic di dare profondità suggerendo l’imbucata alle spalle dei centrali avversari, ma stasera l’imprecisione dei centrocampisti nel passaggio filtrante ha reso quasi sempre vana questo tipo di soluzione, nell’unica circostanza in cui Tonali è riuscito a schiacciare il tasto col triangolo servendo il croato con i tempi giusti è arrivato il gol.
Dopo il pareggio dei francesi, originato da una mezza distrazione della nostra retroguardia a seguito di una rimessa laterale regalata, la squadra ha saggiamente deciso di non rischiare più nulla limitandosi ad un lungo possesso palla, e nella circostanza specifica è una scelta che mi sento di condividere, la testa era già come giusto alla Fiorentina.
Donnarumma: 6,5 Molto reattivo nella lettura del tiro da fuori di Araujo, soprattutto perché coperto in partenza, sostanzialmente incolpevole sul gol
Dalot: 6 Nel primo tempo gioca molto arretrato, quasi a formare una linea a tre con i due centrali, sul gol di Bamba perde un tempo di reazione ma lì la dormita è un po’ collettiva, nel finale torna a far vedere quello che in teoria dovrebbe saper far meglio, la fase di spinta
Kjaer: 6,5 La sua prestazione riassume un po’ l’emblema del Milan di questa sera, ordinata e senza fronzoli, anche lui è un po’ preso in mezzo sul gol del pareggio ma per il resto solita sicurezza lì in mezzo
Gabbia: 6,5 Il ragazzo sta crescendo ed anche in questa circostanza si fa trovare pronto alla bisogna, se non è un titolare aggiunto poco ci manca
Theo Hernandez: 6,5 Innesta il turbo solo a tratti ma ogni volta che lo fa mette in grande affanno chi deve cercare di contenerlo, sembra ormai un giocatore maturo che capisce perfettamente quando deve spingere e quando coprire, rispetto al Theo del girone d’andata dello scorso anno la differenza è abissale
Tonali: 6 Raggiunge la sufficienza per la verticalizzazione fulminante che porta al gol del vantaggio, certe cose se non hai mezzi tecnici non le fai, però regala un paio di palle sanguinose in zona nevralgica e continua a denotare una timidezza che deve scrollarsi di dosso al più presto
Bennacer: 7 (il migliore) Quando la palla arriva dalle sue parti sai già in anticipo che ne uscirà qualcosa di buono, male che vada non ne perdi il possesso, centrocampista in crescita esponenziale in termini di leadership e personalità
Castillejo: 6,5 Sembra in netta ripresa rispetto alle prime deludenti apparizioni stagionali, la condizione fisica è in crescendo ed il gol è il giusto premio per essersi fatto trovare pronto al momento giusto
Calhanoglu: 5 Discorso opposto a quello dell’andaluso, appare la sbiadita controfigura del giocatore di inizio stagione, non so se le vicende contrattuali stiano influendo ma sta di fatto che al momento attuale incide ben poco sull’economia della squadra
Brahim Diaz: 6+ Prova a portare vivacità nella mezzora finale con la sua velocità nel breve ed il suo cambio passo, ma entra in una fase in cui la squadra ha già sostanzialmente deciso di arretrare il suo baricentro, e quindi prova a rendersi utile anche in copertura, vista la fase attuale di down del turco forse meriterebbe una chance dall’inizio, e probabilmente domenica prossima arriverà
Hauge: 5 Alla prima da titolare arriva la prova meno convincente, vanifica un contropiede per tempo, soprattutto il mancato passaggio ad un Rebic tutto solo al centro dell’area di rigore nella prima frazione appartiene a quella categoria di errori che stimola la bestemmia anche nell’uomo mansueto e devoto
Krunic: 5,5 Se non provocasse una sanguinosa punizione ai limiti dell’area nei minuti di recupero, probabilmente non ti saresti nemmeno accorto che è entrato
Rebic: 6,5 Nel primo tempo si sforza di dare profondità alla squadra ma i suoi tentativi si perdono nella morsa dei centrali avversari per l’imprecisione dei compagni, nella ripresa è bravissimo a trovare il corridoio giusto sull’imbucata di Tonali e denota la solita freddezza chirurgica nell’assist al bacio per il compagno davanti alla porta, a Napoli per Ibra, stasera per Castillejo
Colombo: 5,5 Entra per dare respiro a Rebic ma la sua presenza è praticamente impalpabile, credo che abbia toccato tre volte il pallone in mezzora
Bonera: 6+ Due trasferte insidiose, una vittoria e un pareggio meritati, le chiacchiere stanno a zero
Max