PADOVA. Il primo a soccorrerlo è stato un assistente capo del Reparto prevenzione crimine della Questura che, visto il fumo, è entrato nell’androne della palazzina trovando il residente in stato di shock. Lo stesso, ora, si trova in coma nel reparto Grandi Ustionati di Padova. L’uomo, un 51enne italiano che vive solo, è in gravi condizioni ma non rischierebbe la vita. L’incendio in questione è avvenuto domenica alle 17.15, ora in cui al 113 è arrivata la prima segnalazione di un vicino di casa.
Ad andare in fiamme è stato un appartamento al civico 146 di via Sette Martiri. Nei dintorni della trifamigliare – oltre all’abitazione del 51enne, un appartamento è sfitto, mentre l’alloggio al piano terra è abitato da una ragazza che in quel momento non era in casa – si trovava un agente della Questura, che alla vista del fumo si è lanciato dentro l’edificio. Il residente era già sceso in autonomia al piano terra dal suo appartamento al primo piano. Con il volto evidentemente ustionato, il 51enne in stato di shock stava cercando l’uscita di casa. L’uomo è stato accompagnato fuori, nel cortile, dove è stato soccorso in pochi minuti dai sanitari del 118, nel frattempo contattati dalla centrale operativa della Questura.
Il ferito è parso chiaramente in difficoltà non solo per le ustioni al viso e alla parte alta del corpo, ma anche per il fumo inalato durante la sua permanenza in casa. All’arrivo dei soccorsi, non a caso, il residente è stato immediatamente intubato per garantire il recupero della respirazione.
In via Sette Martiri sono arrivati anche i vigili del fuoco della centrale cittadina, che messa in sicurezza l’abitazione si sono subito accertati che all’interno non vi fossero altre persone. Il 51enne - l’intervento dei pompieri lo ha confermato - viveva solo in casa.
Le operazioni di messa in sicurezza della trifamigliare sono durate almeno fino alle 20. È stato quindi possibile ispezionare l’edificio alla ricerca delle cause che hanno scatenato il rogo. Pare molto probabile che l’incendio sia di natura dolosa se non colposa. I vigili del fuoco hanno trovato il tubo del gas slacciato dalla regolare conduttura e, contestualmente, sarebbe risultato acceso anche il fuoco del fornello a gas dell’appartamento. Tutte le ipotesi sono al vaglio, anche quella di un tentativo di suicidio. Si attenderà che l’uomo si risvegli dallo stato di coma per accertare la dinamica dell’incidente e le intenzioni dello stesso ferito. –
© RIPRODUZIONE RISERVATA