UDINE. Il flash è illuminante e scatta a pochi minuti dal convulso ed emozionante finale. Vietato ai deboli di cuore, si usava dire una volta. Di sicuro è capace di annebbiare le idee di chi l’ha vissuto su una delle due panchine. Vista da fuori anche questa sfida nella sfida finisce 1-0 per Gotti, considerando che Maran – a parole, quelle del dopopartita – avrebbe preteso di uscire con 3 punti o almeno uno tra le mani dopo 90 minuti (anzi 97 con il recupero) e un solo tiro verso la porta di Musso, quello disinnescato proprio dal portiere argentino in zona Cesarini.
È il bello del calcio. Ognuno te la racconta come gli pare. Ma, credeteci, l’analisi del tecnico di Contarina è decisamente più credibile, non solo perché fatta dopo un gol, una traversa, un “rosso” al portiere avversario con il danese Stryger Larsen lanciato a rete per il 2-0 e 7 tiri effettuati.
Gotti stavolta avete raccolto tre punti tutti in una volta e anche i complimenti per come avete gestito la partita.
«Abbiamo cercato di farlo una volta in vantaggio, grazie al gol di De Paul, ma non volevamo abbassare i ritmi, anzi, l’obiettivo era quello di ripartire con più frequenza per fare il secondo gol. Ma come spesso succede nel calcio c’è l’avversario, come si è visto nei cinque minuti finali».
Proprio nel recupero avete rischiato di compromettere il risultato...
«Lì il nostro portiere ha dato sfoggio delle sue qualità, Musso ha fatto davvero una grande parata. Poi c’è stato quel brivido per il gol per fortuna in fuorigioco del Genoa visto dal Var».
Tolte queste occasioni gli avversari non vi hanno impensierito: avete dimostrato solidità difensiva e per la seconda volta di fila non avete subito gol.
«Non è poco non aver subito in due gare complicate, per diversi motivi, come quelle contro Sassuolo e Genoa. La nostra classifica era asfittica, ora ha un tono diverso. Ma questo deve essere solo il primo passo di un grande “step”, di una crescita che ancora dobbiamo fare e che mi aspetto prossimamente».
Un giudizio sui singoli? Bisogna parlare ancora una volta di De Paul...
«Ha regalato un’altra prestazione di livello assoluto. Il gol, la traversa, la gestione del pallone raccontano questo. Pereyra? Non mi aspettavo riuscisse a tenere tanto a lungo: era reduce da un infortunio muscolare che lo aveva costretto a un rientro anticipato dalla convocazione dell’Argentina, dopo l’ora di gioco ha fatto tutto con la forza di volontà, servono anche queste qualità per portare a casa un risultato positivo».