FERRARA. Per proteggersi dal gelido e fastidioso vento che ha soffiato ieri pomeriggio sul prato verde del “Mazza” ha utilizzato una cuffia scura, in perfetta tinta con la divisa sociale di rappresentanza. È stato invece un mister Pasquale Marino coloratissimo, quello sentito dopo il triplice fischio di Spal-Pescara. L’allenatore ha dispensato complimenti un pochino per tutti: dai dirigenti che gli hanno costruito la rosa, fino ai ragazzi che la compongono, con particolari menzioni verso i più giovani, passando dai collaboratori dello staff tecnico che lavorano quotidianamente al fianco del trainer siciliano.
Tante sfumature, come quelle che aveva mostrato a bordo campo, nella sua area tecnica: tranquillo in avvio, confortato dalla buona partenza della Spal, per poi crescere di tono nel richiamare o incitare la sua squadra e spingerla verso il risultato.
«RISCHIATO POCO»
«Non è stato facile giocare contro una squadra chiusa bene dietro, che occupava tutti i varchi. Non avendola sbloccata subito - ammette il trainer biancazzurro - il compito è diventato un po’ più difficile, ma i ragazzi sono stati bravi. Non penso ci sia stata poca brillantezza, forse qualche errore in più dal punto di vista tecnico, ma non abbiamo rischiato quasi nulla, a parte una mischia nella nostra area verso la fine del primo tempo. È stata una partita difficile come tutte quelle che ci sono in B, ma sono soddisfatto della prestazione per l’approccio, per il possesso e per le risposte del gruppo, che ha dimostrato di essere cresciuto».
L’ELOGIO
Ed è qui che il mister dà a Cesare quel che è di Cesare: «La società e il direttore Zamuner – sottolinea il tecnico – hanno il merito dell’aver completato l’organico con i migliori giovani della categoria, che sembrano già dei veterani, e mi riferisco a gente come Sala, Sernicola, ai fratelli Esposito o a Okoli. Quest’ultimo mi ha fatto una buonissima impressione, ma non avevo dubbi: anche se era al suo esordio in serie B, avevamo già visto le sue capacità a Crotone in Coppa Italia, dove aveva fatto una gran partita al cospetto di una squadra di A».
FILTRO OK
La Spal ieri ha inoltre ottenuto il terzo clean sheet consecutivo: «Siamo sicuramente più attenti e corti tra i reparti – evidenzia Marino –, c’è compattezza e concediamo poco agli avversari. In questo senso stiamo crescendo. C’è grande applicazione su quello che proviamo durante la settimana con il mio collaboratore Mezzini e anche stavolta siamo riusciti a segnare su calcio piazzato, una di quelle armi in più da sfruttare in circostanze del genere».
RISULTATI E OCCASIONI
Tre punti, due gol, nonostante una mole di costruzione offensiva non verificatasi come nella precedente gara contro la Salernitana: «Il Pescara si è messo tutto dietro la linea della palla per chiudere i varchi: in parte ci sono riusciti, altre volte siamo noi che non abbiamo sfruttato le occasioni. Sono soddisfatto del risultato e del fatto che non si sia subito. Ovviamente in questi casi dobbiamo esser più bravi a cercare con più convinzione il gol che vada a chiudere prima la partita per evitare ansie nei minuti finali».
Coerentemente a quanto dichiarato nel pre-gara, Marino ha ribadito un concetto sulla classifica, che si sta tuttavia facendo sempre più dolce: «Dobbiamo continuare a pensare gara dopo gara, credo che la maturità della squadra stia crescendo e la dimostrazione è l’essersi ripetuti bene nonostante alcuni cambi». —
Alessio Duatti
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