Mario Monti ci prova a rigirare la frittata. Oggi afferma che chi dissentiva dal suo governo e dalle sue manovre lacrime e sangue era un “negazionista”. Un’etichetta che di questi tempi è utilizzata come un marchio di infamia verso chi non si allinea alla narrazione ufficiale. Il negazionista è un’irrazionale, un nemico del popolo, un bugiardo, un untore. Al contrario chi si oppone ai negazionisti è un salvatore della Patria. E così si presenta Mario Monti.
Monti, intervenendo insieme all’ex ministro del Lavoro Elsa Fornero a “L’aria di domenica”, il talk su La7 condotto da Myrta Merlino ha sottolineato proprio questo concetto.”Quando eravamo al governo la professoressa Elsa Fornero ed io abbiamo dovuto fare i conti con il negazionismo” dell’Ue “e in tutti gli anni successivi” in cui “si negava che ci fosse una crisi finanziaria e che si dovessero a mettere in ordine i conti: esattamente come accade adesso”, sia sull’Ue che con il negazionismo della pandemia o il boicottaggio dei vaccini.
Monti si riferisce a quanti interpretarono il suo ingresso sulla scena politica, nel 2011, come un complotto ordito nelle segrete stanze della Ue per far fuori il governo Berlusconi a colpi di spread. Una tesi che per primo Silvio Berlusconi ha sempre sostenuto: proprio colui cioè che adesso viene dipinto come un leader responsabile pronto a dare una mano al governo Conte. Un paradosso sul quale forse Monti non ha riflettuto abbastanza prima di parlare.
In ogni caso anche Elsa Fornero ha ripetuto la sua tesi: “Se ci sono i negazionisti del coronavirus, persone che non vogliono mettere neanche la mascherina, anche sul piano politico in Italia abbiamo avuto i negazionisti dell’Europa, c’era chi proponeva di uscire dall’Europa e oggi” con la pandemia in atto “sarebbe un disastro” se fossimo usciti dall’Ue. Un discorso che forse la Fornero dovrebbe rivolgere a Giuseppe Conte, presidente del Consiglio indicato dal M5S che aveva fatto dell’uscita dall’Ue e dall’euro una bandiera prontamente rimessa nel cassetto ma che gli italiani non hanno certo dimenticato.
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