BICINICCO. Con la morte di Alba D’Andrea, se ne va un capitolo prezioso della storia di Bicinicco. Un capitolo, lungo cinquant’anni, nel quale le vite di Alba e di suo marito Bruno, scomparso due anni fa, s’intrecciano con le storie dei clienti che frequentavano il negozio e bar del paese.
Alba, morta giovedì all’età di 93 anni, era originaria di Forni di Sopra. Da giovane emigrò in Svizzera. Lì svolse diversi lavori e lì conobbe Bruno Colavino che sposò nel 1963. Rientrati in Friuli, gestirono per un certo periodo un albergo, ma purtroppo non riuscirono a concretizzare il desiderio di acquistarne la proprietà. Rivolsero così lo sguardo altrove.
E i loro progetti li portarono a Bicinicco. Qui c’era infatti una bottega-bar da rilevare. Alba e Bruno, come allora accadeva, fornivano molti servizi alla comunità. Nel loro locale si trovavano generi alimentari, ma anche le bombole del gas, la possibilità di bere un bicchiere e giocare una partita a carte.
Fuori c’era il distributore di carburante e, all’interno, il telefono pubblico con il servizio di spedizione dei telegrammi. Insomma un punto di riferimento, aperto dalle 6 del mattino a mezzanotte. Con l’andare dei tempi, i cambiamenti economici e normativi hanno portato la famiglia a dedicarsi, a partire dall’inizio degli anni ’90, unicamente al bar “Da Bruno”, nella cui gestione è subentrato il figlio Claudio.
Negli ultimi tempi il locale, vuoi a causa del Covid vuoi perché Claudio ha voluto stare accanto alla madre, è rimasto chiuso. Ma, fino a quando la salute gliel’ha permesso, Alba è sempre stata dietro il bancone.
«Mia madre era una grande donna – racconta Claudio con emozione – e io le sono molto legato. Una persona esemplare. Come tutti aveva i suoi difetti certo, ma era piena di energia, non aveva paura di rischiare ed era un’ottima motivatrice».
La ricorda con affetto e stima anche la sindaca di Bicinicco, Paola Turello: «La signora Alba e suo marito Bruno erano amici di famiglia. Da piccola, quando nei weekend ero ospite della nonna e degli zii, andavamo spesso da Alba a mangiare un panino oppure un gelato. La ricordo come una persona operosa, dolce e determinata, una pioniera per le sue capacità imprenditoriali.
Porgo le mie sincere condoglianze, anche a nome della comunità, al figlio Claudio e alla famiglia». I funerali saranno celebrati domani, alle 15, nella chiesa del Carmine, con i limiti imposti dalle restrizioni per il contenimento della diffusione del Covid. —