UDINE. I cannoni hanno iniziato a sparare sabato 21 novembre anche sulle piste dei poli sciistici regionali, complice la finestra di freddo che si è aperta nel fine settimana e la volontà di farsi trovar pronti, se e quando dovesse arrivare il via libera all’apertura.
Date? Al momento non ce ne sono. Anche perché, prima del via alla stagione invernale andranno definite le regole del gioco, in questo caso le misure anti-Covid in chiave sciistica, che approderanno lunedì 23 in Conferenza delle Regioni per poi passare al vaglio del Governo e del Cts.
Sebbene il documento sia ancora una bozza, vi sono già alcuni capisaldi. Primo: in pista sarà obbligatorio indossare la mascherina chirurgica, meglio se sotto lo scaldacollo. Secondo: su funivie e cabinovie le presenze saranno ridotte del 50% rispetto alla capienza massima, che resterà invece al 100% per le seggiovie.
Terzo: sarà fissato un tetto massimo di skipass giornalieri, che dovranno essere acquistati online per evitare le code. E infine quarto: l’après ski sarà consentito solo con posti a sedere. Le regole valgono per le zone gialle e arancioni, non per le rosse, dove gli impianti saranno chiusi per gli sciatori amatoriali. Ieri, l’assessore regionale al Turismo, Sergio Emidio Bini, ha esaminato e discusso la bozza insieme ai colleghi di tutto l’arco alpino.
«Ci sono alcuni punti della bozza che chiederemo di modificare – ha fatto sapere –. Ad esempio quello relativo al distanziamento di un metro in tutte le fasi precedenti il trasporto dei turisti che la bozza applica anche a nuclei famigliari, conviventi e congiunti, ad eccezione dei soggetti che necessitano di accompagnamento (bambini al di sotto di un metro e 25 centimetri di altezza nel caso delle seggiovie) o di assistenza (non vedenti). In questi casi – secondo Bini e colleghi – dovrebbe valere la stessa regola dei ristoranti».
Del resto, il documento non dovrebbe subire molte modifiche, anche perché gli assessori sanno bene di avere spazi di manovra ristretti, da non superare, pena il niet del Cts. In attesa che le regole ricevano la bollinatura ufficiale, sulle piste i cannoni come detto sono entrati in funzione.
«Ma lo stiamo facendo in maniera graduale, con un occhio alla spesa – precisa Bini –. Vogliamo farci trovare pronti, con i protocolli in regola, ma senza azzardi, le incognite sono ancora troppe per poter mettere sul piatto una data». —