MONSUMMANO. Il joystick era la sua libertà, Fortnite la sua isola felice. La playstation il suo mondo di azione e la possibilità di giocare e sfidare i suoi amici in imprese speciali. Quello che la vita gli aveva tolto lui se lo riprendeva ogni giorno con quei giochi virtuali che gli permettevano di correre e anche di volare. Non erano avventure in solitaria quelle di Mirko, con lui Gianmarco e Davide, gli amici del cuore, due “cavalieri” che non lo lasciavano mai solo. Anzi, da anni tutti i giorni lo raggiungevano per buttarsi insieme a lui in partite di calcio e lotte all’ultima sfida per essere il miglior giocatore. E sarà per questo che specialmente negli ultimi tempi il suo gioco preferito come per altri migliaia di ragazzi era diventato proprio Fortnite: quel mondo ricco di esperienze da vivere, dove anche per lui non era difficile creare un mondo tutto suo. Un appuntamento quotidiano con Gianmarco e Davide, due fratelli acquisiti da aggiungere a quelli con cui era cresciuto.
«Perdere due figli in tre mesi è un dolore troppo grande anche per un uomo forte come il mio babbo – racconta Igor, 34 anni – voglio ricordare Mirko ed Yuri con questa foto che ci ritrae da bambini (pubblicata in questa pagina, nda) sorridenti, felici e circondati dall’amore dei nostri genitori».
Mirko Marassà 26 anni è morto venerdì notte nella sua casa di Monsummano, circondato dall’amore della mamma Giusy che gli è rimasta vicina ogni attimo della sua vita, da quello del babbo Antonino, molto conosciuto in città, perché è stato per anni custode del campo sportivo, e del fratello Igor. Per i Marassà il lutto è arrivato a distanza di poco tempo dalla morte di un altro figlio: Yuri, appunto.
«Mirko nonostante la malattia è sempre stato un ottimista, convinto che la vita avesse tanto da offrire – aggiunge Igor – sapeva come farsi amare. Vogliamo ringraziare, io ed i miei genitori, tutte le persone che non ci hanno mai abbandonato. Gli amici del cuore di Mirko, Davide e Gianmarco, le zie Michela e Angela, i parenti e i vicini di casa. L’assessore Roberta D’Oto e il sindaco Simona De Caro che non hanno fatto mancare la presenza dell’amministrazione comunale. E naturalmente i medici Stefano Tuci e Floriano Ansani e lo staff infermieristico».
Mirko è stato sepolto ieri nel cimitero di Cintolese dopo una cerimonia riservata a pochi a causa delle norme anti contagio. La sua morte prematura lascia nel dolore e nello sconforto un’intera comunità. L’amore degli altri lo ha accompagnato per tutta la sua vita, e anche se fin da piccolo ha dovuto convivere con una malattia neurodegenerativa non ha mai perso la sua positività e la fiducia in quel piccolo mondo familiari e amici che non l’hanno mai lasciato solo. Aveva frequentato l’Istituto Forti di Monsummano ed era sempre rimasto legato ai suoi compagni di classe.
Alla famiglia Marassà giungano le condoglianze anche da parte della redazione del “Tirreno”.