Pavia, i borghigiani aspettano da tre anni l’opera rimasta invischiata nella burocrazia. Porterà più ordine in una zona della città con sempre più esercizi commerciali
PAVIA. Bisognerà attendere ancora almeno sino alla fine di novembre prima di vedere l’apertura del parcheggio nella zona della ex Landini. A darne notizia è stato l’assessore all’Urbanistica, Massimiliano Koch, rispondendo a una instant question del consigliere comunale Roberto Rizzardi (Cittadini per Depaoli sindaco). I borghigiani stanno attendendo da quasi tre anni l’attivazione di questo parcheggio. Si tratta di 85 posti auto in un punto che, soprattutto la sera, è decisamente congestionato.
Quando il lockdown non aveva ancora spento le insegne di ristoranti, bar e pub, ogni sera in questa zona era un’impresa trovare parcheggio e, soprattutto, era un rischio per gli automobilisti di passaggio che dovevano prestare la massima attenzione ai veicoli in manovra.
Il parcheggio, realizzato come onere urbanistico dall’impresa che ha recuperato l’area dismessa Landini, in realtà è pronto da anni. I ritardi sono dovuti a questioni burocratiche.
Prima è stato necessario completare tutti gli accertamenti sul sottosuolo che, in questo punto, era inquinato a causa dell’attività industriale che vi si era svolta. Poi si è scoperto che, dovendo realizzare un’opera a destinazione pubblica, l’impresa deve essere iscritta a un particolare registro. Per questo i titolari della ditta hanno chiesto al Comune una proroga di ulteriori 120 giorni rispetto al 28 ottobre, data nel quale scadeva il termine per la consegna. L’assessorato all’Urbanistica ha concesso solo 30 giorni, per cui alla fine del mese, se non interverranno altri intoppi burocratici, il parcheggio dovrebbe essere reso finalmente disponibile.
Oltre alla presenza di un numero sempre crescente di esercizi pubblici, questo tratto di via dei Mille è particolarmente delicato sotto il profilo della mobilità perché vi si riversa buona parte del traffico che arriva dalla zona a sud della città. Aprire uno spazio di sosta così ampio, dunque, non potrà fare altro che avere benefici effetti sulla qualità della vita di quanti vivono in Borgo Ticino. —