A Ferrara la curva di mortalità nelle case protette continua a crescere Quarantene anche a Codigoro e a Portomaggiore per casi isolati
il punto
Sono tre i focolai Covid ancora accesi nelle strutture protette ferraresi: nella Casa di riposo Santa Chiara, nella Residenza Ripagrande e nella residenza Caterina. L’Asl, che prosegue nel monitoraggio, interviene per spiegare che «il recupero verso una situazione di normalità procede lentamente, ma non è stato interrotto dall’esordio di nuove criticità, e si assiste anche a qualche rientro dalle strutture ospedaliere». Proprio al Santa Chiara, però, l’ultimo fine settimana è stato segnato da un lutto, con la morte di un ospite disabile affetto da una grave patologia cronica.
Al tempo stesso, è l’assicurazione dell’Asl, «i tassi di diffusione interna ai tre focolai di Ferrara non presentano modifiche di rilievo, confermando che l’azione di contenimento sembra finalmente risultare efficace». Vanno in questa direzione, i dati sugli accessi al pronto soccorso e sui ricoveri («divenuti ormai un evento sporadico») e sul tasso complessivo di ospedalizzazione che «rimane al di sotto di quello registrato nei focolai della prima ondata». I bollettini sanitari continuano tuttavia a scandire decessi di ospiti di strutture protette: «La curva della mortalità mostra ancora una crescita - ammette l’Asl -ma la letalità complessiva rimane molto più bassa rispetto alla media provinciale e regionale del primo periodo».
Pur in assenza di focolai, ci sono altre strutture protette ferraresi che sono in isolamento per casi di positività: si tratta delle Cra Paradiso e Betlem di Ferrara, e Alma di Codigoro e l’Eppi di Portomaggiore «ma con situazioni che si confermano sotto controllo anche alle ultime rilevazioni, tanto da poter sperare in una prossima risoluzione», mentre in tutto il Distretto Ovest (Alto Ferrarese) non ci sono strutture in quarantena. Proprio ieri, conclude l’Asl, «si è concluso il periodo di isolamento precauzionale della Rsa di Codigoro. Come nel caso di Portomaggiore di una settimana fa, la tempestiva individuazione del “caso 1” ha consentito di procedere immediatamente con l’applicazione di misure preventive efficaci, annullando la diffusione del virus». —
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