Il virus si è insinuato nel reparto di Medicina interna di Cona: contagi e visite sospese. In Emilia 31 lutti
Nove ricoveri, di cui due in terapia intensiva all’ospedale Sant’Anna di Cona, e altri 162 positivi al coronavirus nelle ultime 24 ore. Sono numeri record che preoccupano, soprattutto se confrontati con il numero totale di tamponi resi noti: siamo al 35% di positività, uno dei tassi più alti dall’inizio dell’epidemia e più del triplo della media regionale. Due casi sono provenienti da focolai e 160 da casi sporadici, zero casi importati dall’estero o altre regioni. Dei 162 positivi, 147 sono asintomatici (8 individuati con il sistema del contact-tracing, nessuno da screening sierologico, 4 attraverso screening su specifiche categorie d’interesse, nessuno con un test pre ricovero e ben 135 non noti) e 15 sintomatici. L’età media delle persone contagiate è 46,2 anni.
Questi dati sono solo parzialmente bilanciati dagli 11 guariti con doppio tampone, dei quali 5 a Ferrara.
Il bollettino sanitario di ieri registra anche 122 persone in isolamento domiciliare, 2 sotto sorveglianza telefonica e 269 persone uscite da isolamento e sorveglianza.
Non sono registrati decessi in provincia di Ferrara, ma si tratta purtroppo di un’eccezione a livello regionale, in una giornata nera nella quale si devono contare 31 morti, distribuiti in tutti gli altri territori. A livello regionale c’è da sottolineare anche la crescita dei ricoverati in Terapia intensiva, +77, e negli altri reparti Covid (+52, dei quali 10 solo a Cona).
contagi in ospedale
Il Covid si è insinuato nel reparto “pulito” di Medicina Interna Universitaria dell’ospedale Sant’Anna di Cona e fino a nuove disposizioni le visite ai degenti sono sospese. Dopo aver riscontrato casi di positività si sono rese infatti necessarie una sanificazione del reparto e la chiusura ai visitatori esterni, per consentire all’Ufficio epidemiologico dell’azienda sanitaria di svolgere i necessari accertamenti tramite tampone. Solo quando la situazione sarà tornata in piena sicurezza le visite potranno riprendere.
Quello di Medicina Interna, peraltro, non è il solo reparto non Covid in cui sono stati riscontrati contagi di operatori o di pazienti: anche ieri sono risultati positivi altri quattro dipendenti del Sant’Anna; non si tratta comunque, precisano dall’azienda, di focolai, ma di eventi sporadici.
In ogni caso l’orientamento del Sant’Anna, in osservanza delle indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico e di organizzazioni come l’Oms, è quello di procedere a una stretta delle visite anche nei reparti non Covid per motivi di sicurezza e non si esclude che nei prossimi giorni possa essere disposta la chiusura ai visitatori anche in altri reparti, come già sta avvenendo per l’Unità Grandi Cerebrolesi per la particolare fragilità dei degenti ricoverati. Una scelta che peraltro non è una peculiarità dell’ospedale ferrarese di Cona ma un orientamento su scala nazionale. –
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