Lui e altri cittadini hanno “passeggiato” per il paese fino a prima delle 22 ma non hanno visto nessuno. «Malviventi avvisati»
SANTA LUCIA
Hanno iniziato a girare i “rondisti” a Santa Lucia, martedì sono partiti i due gruppi con il sindaco Riccardo Szumski per osservare persone e veicoli sospetti. Ieri pomeriggio e ieri sera si è ripetuta la perlustrazione da parte dei residenti, esasperati per il ripetersi di furti in abitazione. «In settanta hanno dato l’adesione anche donne e giovani, adesso li sto organizzando», spiega il primo cittadino.
Giubbetto catarifrangente e cellulare, questo è il kit della ventina di volontari che hanno partecipato alla spedizione, camminando nelle zone residenziali, dal tardo pomeriggio fino alla prima serata, comunque non dopo le 22, per non essere multati per la violazione del coprifuoco.
«Ci siamo divisi in due squadre, una per la zona nord e una per quella a sud del centro», racconta il sindaco Szumski. «Continueremo in modo più organizzato, in modo che ogni gruppo rimanga nelle vicinanze delle proprie abitazioni. Passeggiamo per scoraggiare, passeggiare non è vietato». Il coordinamento avviene attraverso messaggi su Whatsapp, il sindaco poi fa da referente con le forze dell’ordine. È simile al “Controllo del vicinato”, che però non prevede che i residenti si muovano per perlustrare le strade.
Le ronde di “leghista memoria” – era il 2007 quando Luca Zaia nel suo paese di Godega tenne a battesimo le “ronde padane” – sono ritornate a Santa Lucia senza colori politici.
Non sono stati segnalati movimenti sospetti, anche perché i ladri per un po’ di tempo probabilmente si terranno distante, dopo il massiccio dispiegamento di carabinieri e polizia nello scorso fine settimana a Santa Lucia. «Sicuramente c’è stato un aumento dei controlli delle forze dell’ordine», osserva il sindaco. «Purtroppo però funziona che quando si cacciano, i ladri vanno da un’altra parte e se vengono presi poi non rimangono in prigione».
A Santa Lucia era stata annunciata un’ordinanza per l’emergenza furti. Ma non è stata ancora firmata e difficilmente verrà promulgata, anche perché la Prefettura ha evidenziato che sarebbe annullata. «Stiamo valutando la fattibilità», afferma il sindaco. «La sostanza comunque è fare qualcosa di concreto, non mi interessa la burocrazia». In questi giorni si sono registrati colpi a Susegana e Codogné. A Susegana il Controllo di vicinato, quello istituzionalizzato, ha funzionato in parte come deterrente. —
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