La squadra decimata riesce a superare una buona Imolese grazie a una gran rete di Mirco e a una ripresa grintosa
TRIESTE Il Rocco deserto per la prima volta in campionato, un sedicenne portiere Alessandro Groaz unica alternativa a Offredi e una panchina infarcita di baby sono i segni dei tempi.
La pandemia pesa sulle spalle di Gautieri e della squadra ma non tanto da far sbagliare gara alla squadra per la terza volta di fila. E con una prova da uomini, soprattutto nella ripresa, i triestini vincono di misura una partita da serie C. Stavolta gli alabardati hanno capitalizzato al massimo la superiorità tecnica sull’Imolese che si è vista solo finché hanno avuto gambe. E il gol di Petrella, su ottima azione, corale ne è la prova.
Poi all’incedere della maggior freschezza e gioventù degli avversari, Lambrughi e compagni hanno risposto con la tenacia e l’esperienza pur vacillando in alcune situazioni. Solo con questo approccio la Triestina poteva venire a capo di una partita con una vigilia così travagliata. Al Rocco si è visto quell’atteggiamento già messo in campo due settimane fa a Pesaro quando il Covid aveva appena cominciato a mordere anche in casa alabardata.
LE ASSENZE E sì perché oltre ai soliti infortunati e positivi (Procaccio, Granoche, Litteri, Sarno, Boultam, Ligi) Gautieri si siede in panchina senza le ultime vittime del contagio Valentini e Giorico (oltre ai due portierini Rossi e De Luca). Insomma c’è da fare il massimo con quel che si ha. Capela gioca con la maschera al volto, gli altri stanno abbastanza bene ma non possono durare per 90’. L’esperimento di Petrella libero di giostrare dietro o al fianco delle punte Gomez e Mensah, già visto ad Arezzo, viene ripetuto. L’Imolese gioca aperta e con due punte esperte come Polidori e Stanco.
AVVIO BUONO L’Unione parte concentrata ma non esasperando i ritmi. Gli avversari verticalizzano molto e sono sempre in agguato ma soffrono a destra l’asse Rapisarda-Mensah. In quella zona c’è baby Tonetto (figlio d’arte del triestino Max) e soprattutto Davis, finalmente in forma, lo salta spesso. Proprio Mensah crea una buona opportunità per Gomez anticipato in extremis, mentre una staffilata da venti metri di Brivio finisce fuori non di molto.
IL VANTAGGIO Quella fascia è il tallone d’Achille della squadra di Cevoli e la Triestina ha il merito di insistere. E così arriva la rete al 21’. Petrella serve Mensah che rimette con maestria la palla in area, velo intelligente di Gomez e Petrella è puntuale nella stoccata. Davvero un’azione ben orchestrata.
LA REAZIONE La squadra di Cevoli è gagliarda e alza subito il baricentro della sua manovra costringendo la Triestina ad arretrare. Al 25’ su un colpo di testa di Rinaldi Offredi è provvidenziale nel salvare la rete in tuffo e poi al 43’ Stanco non raccoglie un traversone pericoloso di Rondanini. La frazione si chiude con un intervento più che sospetto in area su Mensah.
LA SOFFERENZA L’Unione torna in campo, come le succede spesso, non troppo vispa e concede tanto alle avanzate degli imolesi. Per fortuna gli uomini di Cevoli non sono impeccabili e gli errori non si contano. Il match non è per palati fini ma Capela è magistrale nel sventare in tackle una chiara occasione da gol e successivamente Carini è maldestro su una conclusione molto favorevole. Fino al 20’ l’Unione si rintana e stringe i denti poi si ridesta con un contropiede che Mensah non concretizza per la scivolata di Rinaldi.
IL LIETO FINE E Gautieri fa uscire Lodi e un indomito Petrella per Maracchi e Gatto (reintegrato in extremis nella rosa). Quest’ultimo al 40’ in contropiede è bravo nell’accelerazione ma non vede Gomez libero alla sua sinistra. Poteva essere il 2-0 (così come su un gran tiro di Calvano parato da Siano) che eviterebbe gli ultimi 10’ di ansia. Ma stavolta finisce bene. L’Unione vince e resta aggrappata al treno dell’alta classifica. A Salò domenica i reduci saranno chiamati a un’altra battaglia. —
