BOLZANO. Lo stadio Druso non è certo un campo amico per il Mantova. Se ne sarà sicuramente accorto anche mister Emanuele Troise che a Bolzano non ha certo visto la faccia migliore della sua squadra. Una prova incolore quella offerta all’ombra delle Alpi, con il Mantova che al di là di qualche buon fraseggio nei primi 20 minuti non ha mai dato l’impressione di essere in partita: «La squadra ha avuto un ottimo impatto - analizza il tecnico - abbiamo tenuto bene il campo e sono arrivate buone situazioni per poter far male. Poi siamo andati sotto e inevitabilmente ci siamo sbilanciati contro una squadra di qualità».
Sono state giornate frenetiche per il Mantova le ultime. Tanti infortunati, poi i recuperi lampo. La positività al Covid all’interno del gruppo e la corsa contro il tempo per fare analisi e presentarsi al Druso. Sicuramente non il modo migliore per andare su un campo ostico: «Ma niente alibi - afferma chiaramente Troise - sappiamo che ci sono queste situazioni da affrontare, situazioni che conosciamo. Abbiamo fatto il massimo, sapevamo che questa era una tappa complicata del nostro cammino. Bisogna guardare avanti, si gioca subito lunedì e quindi testa al futuro prossimo».
Buone nuove arrivano dall’infermeria. A Bolzano si sono rivisti abili e arruolati Lucas, Guccione e Bianchi: «Questa è la nota positiva - afferma il mister -. Sono recuperati a pieno, venivano da diversi giorni di inattività, gli mancava il test gara ed è andato bene. Ne siamo felici».
Certo è che in campo non si è visto un Mantova propositivo. Qualche folata, ma il gioco non è mai decollato del tutto: «Va tenuto conto degli avversari - conclude Troise -. Il Sudtirol ha la miglior difesa, è una squadra solida e strutturata che concede poco. I ragazzi hanno fatto il massimo e hanno creato situazioni importanti. Nella ripresa abbiamo sì rischiato, ma siamo rimasti in equilibrio. Con un pizzico di convinzione in più potevamo riaprirla prima».