ACQUANEGRA. Ha atteso pazientemente il suo turno, mascherina sul volto, un cappuccio della felpa in testa. Poi, una volta arrivato alla cassa, ha chiesto all’impiegata informazioni per aprire un conto in banca. Mentre lei prendeva i moduli, il giovane ha tolto dalla tasca un taglierino e lo ha puntato alla bancaria ordinandole di aprire la cassa e dargli i soldi. Ma è bastata la ‘minaccia’ dell’impiegata («Guarda che chiamo i carabinieri»): il rapinatore ha desistito dal suo intento e si è allontanato, facendo poi perdere le sue tracce.
La tentata rapina ha avuto luogo la mattina dell'11 novembre intorno a mezzogiorno alla filiale Mps di via Montanari ad Acquanegra. Un giovane straniero entra in banca con il cappuccio della felpa sulla testa e la mascherina a coprirgli il viso. Non è riconoscibile, praticamente come tutti quanti. In agenzia - non dotata di metal detector - ci sono già un paio di clienti davanti al bancone protetto, dove si trovano un’impiegata e, nell’ufficio interno, il direttore.
Il giovane attende pazientemente il suo turno. Una volta arrivato davanti alla cassiera, prende tempo e chiede qualche generica informazione su come aprire un conto in banca. L’impiegata spiega le modalità, estrae i moduli dal cassetto e in un attimo il giovane le punta il taglierino, facendole segno di aprire la cassa e consegnargli i contanti. Ma la donna non si perde d’animo e minaccia il bandito di chiamare i carabinieri. È sufficiente. Il rapinatore, evidentemente già poco convinto, non ha il coraggio di proseguire. Mesto, prende la via d’uscita e si precipita fuori. Il direttore avvisa i carabinieri ma, ormai, il tempo è passato e il giovane bandito mancato si è già dileguato.
