ALTRE NOTIZIE – Al momento l’unico iscritto al registro degli indagati è Massimiliano Taccone, presidente del cda del laboratorio che effettua i tamponi per conto della Lazio: le ipotesi di reato sono falso, epidemia colposa e frode in pubbliche forniture. Ma a rischiare sarebbe anche il club biancoceleste.
Lo rivela l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, che in prima pagina titola: “Protocollo violato, la Lazio rischia”. Stando a quanto racconta il quotidiano sportivo, il club di Lotito avrebbe aggirato la ASL evitando la quarantena ad alcuni dei suoi calciatori.
Intanto oggi dovrebbe essere il giorno in cui il medico della Lazio, Ivo Pulcini, sarà ascoltato dalla Procura federale guidata da Giuseppe Chinè: il medico avrebbe fatto tutto da solo, riservandosi tutta la valutazione clinica dei casi e non condividendo le informazioni con l’Asl di competenza dall’emergere delle prime positività all’ultimo sabato, quello che ha portato all’isolamento di Immobile, Strakosha e Leiva dopo i risultati dei test al Campus Biomedico di Roma. Che non avevano impedito a Pulcini di dichiarare il “tutti negativi” venerdì sera in base ai test di Avellino. Poi smentito dall’intervento di asl e Regione Lazio.
Pulcini ha avuto in questi mesi un atteggiamento “riduzionista” nei confronti del virus e non è certo stato solo in questo tipo di posizione. Ma è chiaro che la fedeltà alle regole del protocollo prescinde dal punto di vista scientifico ed è proprio su questo che batterà la procura federale. Sull’argomento, Pulcini era già stato sentito in occasione delle ispezioni presso Formello. Ora, però, dovrà dare anche nuove risposte.
Fonte: Gazzetta dello Sport