Parlare di calcio e di Milan non è facile in questo momento. Inutile girarci intorno, la pandemia è tornata a mietere vittime e tenere in piedi questo baraccone finto di campionati, coppe e nazionali…, mi sembra impresa veramente ardua. Si può fermare tutto, ma pare proprio che il calcio debba andare avanti indefessamente. Certo ci sono fior di virologi che hanno anni e anni di studi alle spalle e che studiano e lavorano, ma in questi mesi abbiamo dovuto anche concedere la parola ai negazionisti…, roba da far alzare gli aerei che massacrarono l’esercito iracheno in rotta a Bassora sull’autostrada della morte. Peggio dei negazionisti ci sono poi i tuttologi, quelli che a malapena capiscono qualcosa nel loro campo (ammesso che ne abbiano uno…) e si permettono di dire ai virologi e al mondo sanitario quello che si dovrebbe fare. Non contento della figuraccia rimediata qualche settimana fa, allorquando sbeffeggiava i virologi che parlavano di seconda grave ondata, l’esperto di virologia nei giusti toni, cattedratico presso la Marshall Milan’s House University…, è tornato a sentenziare:
…Fermo restando che il momento economico, sociale, imprenditoriale e quindi anche sportivo è drammatico per tutti e mentre tanti padri di famiglia si sentono mancare il terreno sotto i piedi mentre i virologi (e finitela di fare centinaia di migliaia di tamponi al giorno che state sovraccaricando e stressando i laboratori e basta) hanno gli occhi che si illuminano d’immenso al solo pronunciare la parola lockdown…
Fonte Milan News
L’assegnazione dell’ambito premio Tamp & One avviene per acclamazione. Come si fa a spiegare a certa gente che proprio il numero dei tamponi ci permette uno screening più accurato, come si fa a spiegare che i virologi devono, davanti a certi numeri…, chiedere un lockdown…, chiesto anche dall’ordine dei medici, dagli ospedalieri e da chiunque stia nel mondo sanitario e vede certi accadimenti? Ma avendo studiato sullo Zangrillo o sul Briatore (i testi fondamentali della virologia…) ecco che si sente in dovere di stabilire lui il da farsi. Un lockdown è necessario per la comunicazione del Milan, con l’obbligo di indossare le museruole.
Volendo poi, forzatamente, parlare di calcio ecco che mi appello al secondo tempo giocato contro il Verona. Voi mi perdonerete se non prendo in considerazione la sconfitta europea contro i francesi, ma io non punto nulla sulla coppa; la considero un ostacolo verso la nostra qualificazione alla Champions, dal momento che la rosa non è adeguata per il doppio impegno. Io, per esempio, non avrei fatto stancare Ibra in coppa, non mi sembra proprio il caso di andare a cercare rogna vista la nostra dipendenza dallo svedese. E infatti contro il Verona era stanco e non ha giocato per la squadra, ma si è intestardito a voler fare tutto lui, almeno fino al rigore sbagliato di cui certo non lo incolpo, capita.
Ed è stato proprio nel momento della massima delusione, cioè dopo il rigore sparato verso la vetrata dei tram, tanto cara a Oddo…, che ho guardato il gatto a nove code, quello con cui mi auto fustigo ad ogni prodezza dello svedese, e gli ho mostrato un gesto dell’ombrello da competizione con mano sulla spalla; applausi scroscianti per il pregevole gesto atletico (modestamente). Al momentaneo pareggio di Calabria il gatto si è risollevato e ha tentato di replicare al mio gesto…dato l’assist dello svedese. Ma dopo il doloroso responso del Var…ho trovato una magrissima consolazione nel cambio di mano e gesto dell’ombrello con la sinistra. Delirio. Va da se che la traversa ci ha trovati ancora contro al centro del ring…, ma alla fine, allo strameritato pareggio…ho pagato subito pegno alla mia gioia smodata con una rivalsa molto violenta del gatto. Da domenica utilizzo degli unguenti medicamentosi per alleviare le piaghe delle ferite.
Io ci scherzo, ma vi rendete conto che fa tutto Ibra? Dal momento che si è voluto, in sede di mercato, puntare tutto su Ibra…si rende necessario centellinarlo, senza esporlo ad inutili rischi. Inoltre, a mio modesto avviso, Pioli deve far rifiatare qualche cavallo stanco, eliminare dalla rosa i Castigliokko e i Krunic che sono inadeguati e correre ai ripari a Gennaio. Io però insisto sul secondo tempo, in altre circostanze saremmo spariti dal campo, con crisi isteriche, espulsioni e quanto di peggio si è visto negli anni di oscurantismo. Reazione bella e composta, con belle trame, intensità e intelligenza tattica. Se finiva 5-2 non era certo uno scandalo. La squadra è giovane, certe partite possono trovarci impreparati, ma la voglia di reagire, figlia di professionismo e attaccamento, è un bellissimo segnale su cui voglio fondare ed investire tutte le mie speranze. Faremo bella figura in questo strano campionato, non è poco.
Gianclint