Sonia Peronaci torna in libreria con il suo quinto libro: si intitola La Cucina di Sonia (Cairo Editore), ed è un nuovo ricettario in cui la prima foodblogger italiana, e fondatrice di Giallo Zafferano, guida alla riscoperta della cucina semplice e gustosa del nostro Paese. Contiene 80 ricette divise per portate – all’antipasto al dolce – con cui mostra quanta ricchezza ci sia nelle nostre tavole, che saranno protagoniste anche del suo nuovo programma televisivo – che si intitola come il libro, La Cucina di Sonia – in onda dal 7 dicembre su La7D alle 11.40 dal lunedì al venerdì e il sabato (dal 12 dicembre) dalle 13.30.
«Ho sempre cucinato e assaggiato di tutto – dice Sonia Peronaci – e mi sono imbattuta spesso in piatti e ingredienti che non conoscevo. Così nel tempo ho fatto ricerche per saperne di più, scoprirne le origini, ma anche per trovare la ricetta, secondo me, perfetta. Questo libro ne racchiude una parte delle 800 che ho catalogato». Così è nato questo viaggio gastronomico lungo lo Stivale in cui, tra grandi classici e piatti meno noti, non manca nulla: dalla pasta fresca alle carni corpose delle regioni del nord, ai sughi delicati e il pesce saporito del sud, e poi dolci di ogni tipo. Come lo strudel, il dolce che Sonia (di origini altoatesine da parte di sua madre) preparava con la nonna in Alto Adige dopo aver raccolto insieme le mel. Trovate la ricetta nella gallery sopra insieme ad altre tre, sempre tratte dal libro – gli sciatt valtellinesi per antipasto, gli strangozzi al pesto umbro come primo e i polipetti alla luciana campani per secondo – di altrettante regioni diverse, per un menù che attraversa l’Italia da nord a sud.
Dice Sonia: «Amo sia la cucina del nord che quella del sud, sono due cucine completamente diverse che regalano allo stesso modo sorrisi a profusione. La bellezza della cucina italiana sta proprio nella sua varietà: un po’ per il clima che ci permette di avere ogni tipo di ingrediente, e poi per la creatività, che ha fatto il resto. Tra pasta, zuppe, secondi di carne e pesce noi – a differenza di tanti altri Paesi – abbiamo davvero tutto». I lunghi giorni trascorsi in casa per via dell’epidemia sono stati, e sono ancora, anche un’occasione per rendersene conto: «Le persone – continua Sonia – hanno avuto il tempo di fare cose che altrimenti è difficile fare: hanno rimesso le mani in pasta, e riscoperto grandi piatti che prima non avevano modo di preparare».
Cosa cucina, invece, Sonia Peronaci quando non deve farlo per lavoro? «Apro il frigo e faccio con quello che trovo, perché credo sia davvero facile cucinare se si ha un po’ di creatività, e poi preparare da sé è anche un modo per mangiar sano. Ammetto però anche che io non riesco a star senza far nulla: una volta, di ritorno da un viaggio, sono dovuta correre alla Factory (lo spazio eventi milanese di Sonia Peronaci, ndr) per una perdita d’acqua. Mentre gli operai erano al lavoro ho trovato del pane raffermo e mi sono detta: perché non fare i canederli? Così, nell’attesa, ho anche preparato la cena». Per vedere le ricette del menù di Sonia Peronaci, tratte dal suo nuovo libro, sfogliate la gallery sopra