L’hairstylist scrive una storia diversa con ogni donna. Non è un semplice parrucchiere che ascolta e realizza i desideri delle clienti, è un consulente d’immagine che le aiuta a scoprire la loro innata bellezza. Un’esperienza in cui crede Jo Capelli, direttore artistico insieme ad Alessandro Galetti del gruppo Art Hair Studio, partner di Wella, che ha fatto dell’autenticità e della personalizzazione i valori chiave che guidano il suo lavoro.
Entrare nel suo salone significa prende parte a un processo artistico dove l’arte rende più divertente e interessante la vita, oltre a regalare una pausa di benessere dalla routine. Siamo andati a trovarlo nel suo tempio creativo per parlare di tendenze capelli per l’autunno-inverno 2020. Ma si può davvero ancora parlare di trend? «Il concetto “va di moda” è stato completamente superato, è la personalizzazione la vera moda. Oggi parliamo di macro tendenze, ovvero linee guide a cui ispirarsi in base al viso di ogni donna. Per esempio, il taglio di media lunghezza è tra i più richiesti di stagione, ma è un concetto molto ampio che si può declinare in mille modi: scalato, asimmetrico, pari. La stessa cosa vale per il colore: possiamo parlare di naturalezza come resa finale, ma la naturalezza può essere costruita attraverso il contouring o un balayage tono su tono».
A causa della pandemia, ci siamo abituati a osservarci in modo puntiglioso attraverso gli schermi, più di quanto avessimo mai fatto davanti allo specchio. Ecco che allora l’hairstylist diventa la persona capace di indirizzarci verso la scoperta della nostra bellezza più autentica: «Questa è la stagione del rinascimento della bellezza, ovvero del valore intrinseco che ogni donna possiede e che aspetta solo di essere valorizzato. È attraverso la scoperta di chi siamo veramente che riusciamo anche a delineare l’hairlook più appropriato».
Ogni stagione, si ha voglia di vedersi diverse, di aggiungere un dettaglio al look. Qual è il segreto per rinnovarsi senza stravolgere la propria immagine?
«L’importante è adattare il look alla stagionalità rimanendo fedeli a se stessi. Per esempio, si può giocare col volume, si possono aggiungere dei punti luce o cambiare la nuance di biondo, mentre col taglio si lavora sulla parte frontale, si aggiunge una scalatura o si cambia semplicemente la riga».
Com’è un colore ben fatto nel 2020?
«È un bel colore, che richiede un progetto prima di essere applicato. Le schiariture sono molto attuali, ma devono essere eseguite senza creare contrasti netti. L’effetto ricrescita è sempre meno marcato e richiede una sfumatura più dolce».
Conta più il colore o il taglio per il risultato finale?
«Dipende, per chi ha i capelli lunghi è più importante il colore, se, invece, parliamo di lunghezze medio-corte, conta più il taglio, dove è la forma a dare carattere.
Quali geometrie caratterizzano i tagli di stagione?
«I bob pari e piatti hanno lasciato il posto a tagli medi trasformabili attraverso lo styling. La scalatura permette di giocare con la texture naturale e di dare più forma anche ai ricci. I tagli medio-corti hanno una forma ovalizzata, mentre sui capelli medio-lunghi si lavora nella parte interna del taglio per un effetto destrutturato».
Qual è la lunghezza di stagione?
«I tagli medi sono molto richiesti, riflettono il mood incerto del periodo, come a dire: ho voglia di cambiamento ma non di rischiare».
Lo styling dell’autunno inverno 2020 è piacevolmente imperfetto?
«Lo styling è destrutturato, naturale, in movimento, deve celare la mano del parrucchiere. Una volta si iniziava a fare la piega con i capelli bagnati, oggi si lasciano asciugare quasi del tutto per creare uno styling personalizzato a partire dalla caduta naturale. E poi, si usano spazzole e ferri dal diametro ampio per un effetto più blando. Dopo la piega, pettino sempre i capelli con un pettine a denti larghi, lascio che la cliente si muova e aggiusti i capelli, solo a quel punto li definisco, aggiungendo un tocco professionale».