IVREA
I Comuni del Canavese (al momento Ivrea esclusa) hanno cancellato la sosta a pagamento sulle strisce blu. Era già successo nella primavera scorsa, con lo scattare del primo lockdown. Ora, con il Piemonte in zona rossa e una limitazione significativa degli spostamenti e la chiusura di varie attività commerciali, quasi tutti i Comuni hanno deciso di sospendere la sosta a pagamento.
Niente sosta a pagamento a Chivasso, fino al 3 dicembre. L’amministrazione comunale ha deciso di sospendere il pagamento in quanto il Piemonte è stato inserito nella zona rossa cioè quella della massima gravità, dove sono previste le misure più restrittive. Il provvedimento, al momento, sarà valido fino al prossimo 3 dicembre. Niente sosta sulle strisce blu neppure a Rivarolo Canavese, che ha sospeso per ora il pagamento fino al 21 novembre. E stop al pagamento anche a Cuorgnè, dove, da ieri, la sosta è gratuita anche negli stalli blu. Non si paga più la sosta fino al termine dell’emergenza (al momento il 5 dicembre) neanche a Caluso.
E Ivrea? Da Ivrea parcheggi, fino a ieri mattina, martedì, non era arrivata ancora alcuna indicazione dal Comune su come procedere. Ivrea parcheggi è, infatti, una società partecipata dal Comune di Ivrea all’85% (il 15 è Aci) e, come tale, aspetta una indicazione dall’amministrazione comunale. Ieri, la giunta guidata dal sindaco Stefano Sertoli ha affrontato la questione. Nella sostanza, l’amministrazione comunale prende ancora tempo e studia se sia possibile sospendere di nuovo il pagamento. Questa la dichiarazione diffusa: «Si stanno valutando la fattibilità e le modalità alla luce anche del fatto che il bilancio di Ivrea parcheggi rientra nel consolidato del Comune di Ivrea. Si fa notare, a tal proposito, che il fondo dello Stato che copre le maggiori spese e/o le minori entrate, si riferisce alle spese obbligatorie. Per tale ragione, la valutazione della fattibilità e le modalità con cui potrà essere effettuato dovrà essere effettuato dovrà essere confrontata con le fonti di copertura».
Nel lockdown di primavera, Ivrea parcheggi aveva sospeso la sosta dal 16 marzo al 18 maggio. Per le casse della partecipata pubblica, la cifra stimata di mancato incasso è stata di 300mila euro. Senza contare che, anche al ritorno della sosta a pagamento sulle strisce blu, la redditività media dei parcheggi è precipitata in quanto l’Ivrea con le scuole chiuse e con molti addetti delle varie attività produttive e degli uffici a casa in telelavoro è una città molto meno frequentata rispetto al solito. I sette lavoratori di Ivrea parcheggi hanno nel lockdown esaurito tutte le ferie e utilizzato la cassa integrazione con un risparmio per la società di circa 25mila euro. —