La stagione di Paulo
Dybala non è iniziata nel migliore dei modi.
Juventus, la stoccata di Foschi: “Dybala non si tratta così, il club bianconero è in confusione. Inter e Napoli, ecco la verità”
L'attaccante della
Juventus ha giocato davvero con il contagocce e quando lo ha fatto, almeno in campionato, non ha brillato per come ci si aspetta da un talento come il suo. L'ex
Palermo è riuscito a realizzare la sua prima rete europea di quest'annata nella sfida contro gli ungheresi del
Ferencvaros. Il futuro del calciatore argentino appare comunque roseo viste le straordinarie qualità tecniche che possiede la Joya. Il gioiello nativo di Laguna Larga che si è raccontato in versione extra-calcio nel corso dell'intervista concessa a
Vanity Fair. Ecco alcuni estratti.
Juventus, Zamparini show: “Dybala in panchina una bestemmia, non è un vice CR7. Vada al Real Madrid”
"Gioco bene a scacchi, ho anche partecipato a qualche torneo a Córdoba. Ho vinto quelli provinciali e in quelli nazionali mi sono qualificato secondo. La mia barba non ha intenzione di crescere, i miei occhi sono verdi anche se la mia ragazza sostiene siano blu. Li ho ereditati da mio nonno sul quale mi sono state raccontate tante storie: ad esempio, quando è arrivato in America (dalla Polonia) ha trascorso due settimane dormendo in un campo di grano, finché non lo hanno trovato. Sono orgoglioso di ciò che ha creato, dei suoi insegnamenti che sono gli stessi lasciati da mio padre. Sto attento a spendere il denaro, la mia unica collezione è quella delle maglie da calcio. Ne ho centinaia: quelle che cambio, che chiedo ai miei compagni quando vanno con le nazionali, quelle che ho comprato online. Stavo per fare anche delle follie: per quella di Del Piero ho perso per un soffio un'asta, o per quella di Maradona, quella di una partita contro il Brasile. Coronavirus? Non ho paura di incontrare i tifosi. I negazionisti hanno la stessa valenza intellettuale dei terrestri piatti. E non fatemi dire altro…".