Zero a tre. Questo il risultato parziale della sfida stagionale tra Marcell Jacobs e Filippo Tortu. Un Marcell Jacobs che sembra davvero soffrire lo spalla a spalla con il compagno-amico-rivale che, contro di lui, riesce sempre a piazzare la zampata vincente. L’occasione per rimettere tutto in discussione è il Campionato Italiano di Padova che, in un’annata balorda come questa, è probabilmente la gara più importante per gli sprinter azzurri.
Marcell Jacobs ha i due migliori tempi stagionali, 10″10 fatto segnare a Trieste e il 10″11 di Turku: in entrambe le gare, però, non era presente Tortu che ha vinto le tre sfide dirette, prima a Savona in 10″12 contro il 10″14 del bresciano e poi nella doppia sfida svizzera di Le Chaux de Fonds a Ferragosto con 10″16 e 10″18. Sarà anche una stagione senza grandi appuntamenti internazionali e quindi di transizione ma la realtà dice che tutti questi tempi sono al di sotto delle aspettative: con crono di questo tipo si rischia di restare fuori dal podio anche in Europa e dunque a Padova si attende un’accelerazione da parte del duo più veloce d’Italia.
A Marcell Jacobs, però, si chiede di più: di dimostrare di saper gestire anche la sfida importante, il testa a testa, con l’avversario più atteso che sembra metterlo in soggezione. Jacobs ha dimostrato gara dopo gara, prova dopo prova, di essere uno sprinter di razza con capacità di mantenere una buona continuità di rendimento su prove però non particolarmente ravvicinate. La semifinale di Doha, con l’uscita di scena dopo aver creato tanta attesa con la batteria, sembra ancora essergli rimasta in testa ed è arrivato il momento di scrollarsi la ruggine di dosso e di battere il colpo del campione.
Un campionato italiano, di solito, è una tappa di passaggio per chi ha grandi ambizioni internazionali. Quest’anno non è così. Il campionato tricolore è la gara più attesa, con il pathos giusto, anche se non ci sarà il pubblico delle grandi occasioni ma finalmente qualche grido dagli spalti potrà arrivare, per dare agli atleti la parvenza della finale di spessore. Jacobs ha la possibilità di cancellare l’ultimo mese fatto di sconfitte e, se non dovesse farcela con un tempo comunque buono, di fare un passo in avanti decisivo nella sua riconversione da saltatore a velocista. La stoffa c’è, il carattere anche: sarà il momento del salto di qualità? La pista padovana darà risposte importanti ma non dovessero arrivare, a 25 anni e con tutto sommato poco storico alle spalle nella gara più veloce, ci si può sempre rifare.
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Foto FIDAL/Colombo
