A Torino va in scena la prima, vera grande manifestazione di massa contro i Cinquestelle. Un colpo d'occhio importante a cui contribuisce Forza Italia i cui rappresentanti, senza vessilli di partito, si uniscono alla manifestazione per il sì alla Tav e per chiedere che l'Italia resti nella modernità senza condannarsi al declino. Una folla, quella di piazza Castello, a cui si sente vicino anche Silvio Berlusconi che spiega così il suo sostegno alla causa delle grandi opere, richiamando quel concetto dell'"Altra Italia" a lui caro e su cui si è soffermato anche ieri dopo l'incontro con Lorenzo Cesa e Antonio Tajani che ha sancito l'accordo con l'Udc e l'apertura alle liste civiche in vista delle Europee."Con il cuore, da imprenditore prima ancora che da leader politico, sono con loro, con i torinesi e i piemontesi che sono scesi in piazza" dice il presidente di Forza Italia. "Forza Italia ha espresso un convinto sostegno e una forte partecipazione alla manifestazione di Torino per il sì alla Tav. Oggi però in piazza a Torino non c'è la politica, non ci sono i partiti, c'è l'Italia vera, che lavora e produce, che vuole costruire il futuro, che dice sì alla crescita e no alle follie falso-ambientaliste del Movimento cinque stelle. È una manifestazione spontanea dell'altra Italia, quella delle persone serie, che al governo non chiedono assistenzialismo ma investimenti nelle infrastrutture, per far crescere le imprese e il lavoro, per creare occupazione, per radicare l'Italia in Europa".Il leader di Forza Italia conclude affermando di essere con il cuore con chi è sceso in piazza a Torino, oggi, "con le categorie economiche e produttive che credono nel futuro del Piemonte, del Nord e dell'intera Italia, un futuro messo in pericolo dalle follie ideologiche e dalle contraddizioni paralizzanti del governo gialloverde. Non lasceremo nulla di intentato affinché la richiesta forte che viene oggi da Torino di far ripartire l'Italia trovi la risposta che merita con atti concreti di governo".Vicinanza e solidarietà ai promotori della manifestazione arriva anche dalle due capogruppo. "Siamo qui per manifestare la nostra vicinanza alla società civile che vuole dire sì alla Tav, sì alle grandi opere, sì allo sviluppo e alle Olimpiadi" dice Mariastella Gelmini. "Noi siamo di fronte a un governo che sta condannando l'Italia al declino. È un fatto estremamente importante che Torino reagisca e senza simboli di partito mobiliti una piazza per dire che la Tav va fatta, per dire che l'Italia deve essere sempre più europea e con sempre maggiori infrastrutture, si deve guardare a sviluppo, crescita e competitività. Questa piazza è un avviso di sfratto per il governo".Un invito a non disperdere il futuro arriva da Annamaria Bernini. "La grande manifestazione civica di Torino è emblematica di un Paese che non vuole rinunciare a sviluppo, crescita e a un futuro migliore. Un futuro che si costruisce intraprendendo, investendo, costruendo opere grandi come la Tav, medie e piccole, facendo ripartire le manutenzioni e mettendo in sicurezza i territori. Da Torino arriva una risposta decisa a chi vorrebbe fermare lo sviluppo, a chi professa ideologie folli che mirano a indebolirci e a farci diventare tutti più poveri. È significativo che a Torino siano presenti anche esponenti della Lega a conferma che il governo con i Cinquestelle è solo un'esperienza provvisoria da dimenticare al più presto".